Roma, 17 settembre 2019 - Matteo Renzi sembrava finito, ma poi si è ripreso la scena. Dopo il colpo di teatro in cui, di fatto, ha obbligato Nicola Zingaretti ad allearsi col M5s nel governo giallo-rosso, l’ex rottamatore se n’è andato dal partito. E ha annunciato una scissione e la nascita del nuovo movimento ‘Italia viva’. Sui social, da Facebook a Twitter, l’annuncio dell’addio al Pd, però, non è piaciuto. O, almeno, se il tema è stato molto dibattuto sul web con quasi 89mila menzioni e 376mila like, condivisioni e commenti (il cosiddetto engagement, dati aggioranti a ieri sera), il sentiment è stato prevalentemente negativo.
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“Prendendo la pagina Facebook di Matteo Renzi – spiega Pier Luca Santoro, patron di Datamediahub, think tank di editoria e digitale – il post in cui annuncia l’addio ai dem fa il botto. Ma risulta che il 35% è contrario alla scissione, a fronte del 9% a favore. Una negatività che proviene sia dalla sinistra e dai simpatizzanti del Pd, ma anche da destra, da Lega e Fratelli d’Italia”. Di certo c’è che l’ex rottamatore è tornato protagonista, eguagliando, come interesse, i giorni in cui ha lanciò l’amo per fare il governo con il Movimento 5 Stelle, spiazzando grillini e colleghi democratici. Facendo un confronto con l'altro tema forte delle ultime ore, il caso della bimba sul palco di Pontida che non era tra le piccole di Bibbiano, le citazioni sono sempre più quelle del nuovo partito di Renzi "Italia Viva". Ma anche qui bisogna fare un distinguo: "Sul web - spiega Santoro - si parla più dell’addio di Renzi al Pd, ma si dibatte di più della polemica leghista".