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Marcello De Angelis (ImagoE)
Roma, 29 agosto 2023 – Marcello De Angelis si dimette da responsabile della Comunicazione Istituzionale della Regione Lazio. L'addio all'incarico, comunicato prima in un colloquio privato e poi via lettera al governatore Francesco Rocca, arriva dopo le polemiche scaturite da alcune sue dichiarazioni sulla strage di Bologna. Venerdì prossimo, 1° settembre, era previsto un consiglio regionale straordinario proprio sulla vicenda. Nel testo in cui comunica la sua decisione irrevocabile, De Angelis denuncia di essere stato preso di mira da una “mostruosa macchina del fango” che “può stritolare chiunque”, “mettendomi alla gogna e rovistando nella mia vita".
Le dimissioni e il grazie di Rocca
Nell’accertare le dimissioni con effetto immediato, il presidente Rocca ha ringraziato De Angelis “per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato”. “Così come ha la mia gratitudine per aver messo al riparo l'Istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore – aggiunge – . Testo, peraltro, già noto quando in passato aveva ricoperto ruoli come quello di parlamentare e direttore di testate. Posso testimoniare in prima persona l'evoluzione della personalità di De Angelis. Un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di trasformazione interiore. Sicuramente tutto questo non può cancellare il suo passato, ma ha forgiato e continuerà a formare il suo presente e il suo futuro", aggiunge il governatore.
Le parole sulla strage di Bologna e la canzone antisemita
Ai primi di agosto De Angelis era finito sulle cronache per un post sulla strage di Bologna in cui dichiarava innocenti Mambro, Fioravanti e Ciavardini. E proprio a quello fa riferimento il dirigente nella lettera di dimissioni indirizzata al presidente Rocca. “Sono stato messo alla gogna per un post su Facebook in cui ho espresso perplessità su una vicenda giudiziaria sulla quale molti altri prima e meglio di me e in modo più autorevole, si erano pronunciati in maniera analoga – scrive – . Rivendico il diritto al dubbio e al dissenso anche se non posso negare di essermi espresso in modo inappropriato e per questo ho chiesto scusa”.
"Ho scatenato dure pressioni politiche contro l’Istituzione che oggi rappresenti e, pur nella consapevolezza che i tuoi avversari non hanno argomenti o la forza per importi le decisioni che auspicherebbero, la mia stessa coscienza è più forte e più legittimata di loro a chiedermi di fare un passo indietro”, aggiunge.
Il post ha riportato alla ribalta il passato di estrema destra di De Angelis, compreso il testo di contenuto antisemita di una sua canzone, scritta anni fa in qualità di frontman di un gruppo di rock identitario. "Ho pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri", aggiunge. Da qui la decisione – “con grande tristezza” – di fare un passo indietro, il grazie a chi gli ha dimostrato vicinanza e l’augurio di buon lavoro “alla Giunta, al Consiglio e a tutta la struttura”.