Treviso, 23 ottobre 2017 - E' un successo, per il governatore leghista Luca Zaia, il referendum per l'autonomia del Veneto. I risultati definitivi, giunti solo in mattinata, registrano il 98,1% dei Sì, contro l'1,9% di No. Ad andare ai seggi sono stati 2.328.949 elettori, pari a un'affluenza del 57,2%. I voti validi sono stati 2.317.923, le schede bianche 5.165 pari allo 0,2%, le schede nulle 5.865 pari allo 0,3% e quelle contestate 9.
Referendum Lombardia e Veneto, risultati. Cosa succede ora
ATTACCO HACKER - Nessun problema per raggiungere il quorum, fissato al 50% più uno e superato già alle 19. I seggi sono rimasti aperti fino alle 23. E una mezz'ora più tardi il governatore Luca Zaia ha lanciato l'allarme hacker: "So che non è facile stare qui in attesa. Avrei preferito uscire con un dato definitivo. Abbiamo 3 livelli di sicurezza, gli hacker ne hanno superati due. In questo momento siamo un po' bloccati, telefoniamo a ogni comune. I dati definitivi immagino li avremmo nel giro di qualche ora". Per poi aggiungere però che l'assalto informatico non lo preoccupa assolutamente. Ma nella prima mattina di lunedì il sito della Regione risulta ancora irraggiungibile.
Quanto, poco dopo le 23, l'affluenza già sfiorava il 60%, Zaia è uscito dalla sede della Giunta per spiegare che "non è un referendum che non serve a nulla, non è una buffonata. Abbiamo passato la soglia del quorum, il Veneto c'è ed è quello che mi piace ricordare stasera. E' stata una partita non facile, discussa per settimane e per mesi. Non esiste il partito dell'autonomia, esistono i veneti che si esprimono a favore di questa idea". E continua: "Questa Regione dà il via a un big bang di riforme istituzionali. Qui vincono i veneti".
Prima tra tutte la questione delle tasse: per i 9/10 - dice il governatore - devono restare in Veneto.
IL PUNTO / Maroni: uniamo le forze. Zaia: a noi i 9/10 delle tasse
VENEZIA - A Venezia Hanno votato sì 90.775 elettori, pari al 97.35%; hanno votato no 2.472 elettori pari al 2,65%; schede bianche 169, schede nulle 235; schede contestate 2.
Affluenza per città - ore 23. Premesso che il quorum del 50%+1 era già stato raggiunto alle 19, è Vicenza la provincia dove è stata registrata la maggiore affluenza con il 62,7%, mentre a chiudere c'è Rovigo con il 49,8% , unica tra le sette province venete al di sotto del 50%. Padova ha registrato il 59,7%, Treviso 58,1%, Venezia 53,7%, Verona 55,5%, Belluno è sul 51,3%.
Ore 19 - Ecco i dati dell'affluenza alle 19 provincia per provincia. Rovigo ha l'affluenza più bassa (41.9%); Vicenza la più alta (55.9%); Treviso (51.6%); Padova (52.1%); Verona (47.2%); Venezia (47.1%);Belluno (45.0%).
Immediato il commento su Facebook del leader della Lega Matteo Salvini:
Anche il governatore Luca Zaia usa i social per spronare i veneti a continuare a votare, fino alle 23, nonostante il tempo stia peggiorando:
Ore 12. A mezzogiorno aveva votato il 21,1% degli aventi diritto. Il dato è dell'osservatorio elettorale regionale. La provincia con maggior affluenza percentuale è stata Vicenza con 25,2. Chiude, tra le sette province venete, sul piano percentuale Rovigo con il 16%. Provincia di Belluno (64 enti su 64) 19.0% Provincia di Padova (104 enti su 104) 21.7% Provincia di Rovigo (50 enti su 50) 16.0% Provincia di Treviso (95 enti su 95) 22.7% Provincia di Venezia (44 enti su 44) 18.8% Provincia di Verona (98 enti su 98) 19.2% Provincia di Vicenza (120 enti su 120) 25.2%.
Quesito e quorum. "Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?". E' questo il quesito su cui sono chiamati ad esprimersi 4 milioni di elettori veneti per il referendum consultivo per l'autonomia, che si è aperto oggi alle 7.00 e andrà avanti fino alle 23.00. In Veneto pesava il quorum, invece non richiesto in Lombardia, altra regione in cui si vota. Obiettivo raggiunto, almeno per i referendari. Ora serve che i voti espressi favorevoli superino il 50%, risultato che appare quasi scontato.
ZAIA - Luca Zaia è stato tra i primi stamane a presentarsi all'apertura dei seggi per votare. Il governatore leghista, accompagnato dalla moglie, ha votato alle 7 nel suo seggio a San Vendemiano, in provincia di Treviso. "È comunque una pagina di storia che si scriverà, il Veneto non sarà più quello di prima. Sta poi ai veneti, e ai 'nuovi veneti', ai tanti che hanno scelto di avere qui un progetto di vita, approfittare di questa opportunità", ha detto dopo aver votato il presidente del Veneto.
"Non mi dimetto, la mia carica non è in discussione", ha rimarcato il governatore valutando l'eventuale mancato raggiungimento della soglia. "Fondamentale è l'affluenza perché su di essa si gioca la credibilità di una comunità", un appuntamento da non mancare, spiega Zaia: "Abbiamo detto da una vita che vogliamo iniziare questo percorso per l'autonomia, lo facciamo in maniera democratica, legale, coerente con la Costituzione è giusto che i cittadini, ai quali questa occasione è servita su un piatto d'argento, questa occasione, poi ne approfittino".
Il presidente del Veneto, in caso di vittoria punta a rivendicare con il governo l'autonomia su "tutte le competenze in gioco". I governatori leghisti, Zaia e Maroni, si rifanno all'articolo 116 della Costituzione, che prevede che le Regioni possano chiedere "forme e condizioni particolari di autonomia", che possono essere attribuite con legge dello Stato, approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti.
Entrambi puntano a portare a casa il massimo consenso possibile sul quesito referendario, in modo da poter avere una posizione forte nella trattativa con Roma. In gioco la volontà di trattenere sul territorio più risorse possibile. In Veneto il voto è cartaceo, mentre i vicini lombardi sperimentano per la prima volta in Italia l'e-voting.