Roma, 1 settembre 2020 - E' "molto perplesso" Silvio Berlusconi sul referendum confermativo per il taglio dei parlamentari, previsto per il 20-21 settembre. "Il taglio dei parlamentari è una scelta che noi avevamo già adottato fin dal 2005 con la nostra riforma costituzionale che poi però è stata cancellata dalla sinistra - dice il leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio - . In questo caso però è un taglio, come dire, russo. Che non si inquadra in una riforma complessiva del funzionamento delle istituzioni e che avrà come probabile effetto una riduzione degli spazi di democrazia con delle Regioni che non potranno essere rappresentate in Parlamento da parlamentari dei partiti della minoranza".
"Anche per questo io sto ancora riflettendo sul mio voto - aggiunge il Cavaliere - . Fermo restando naturalmente l'assoluta libertà di voto per i nostri militanti e per i nostri eletti".
Chi invece è orientato verso il sì è invece l'altro ex premier Enrico Letta. "Ho detto che voto sÌ perché nei referendum ho sempre messo la testa alla sostanza della domanda e non a effetti di politica contingente o a chi ne è proponente. E io penso sinceramente che Parlamento funzionera' meglio con 600 che con 945 membri", scrive l'esponente del Pd su Twitter.
In piazza il 12 settembre
Intanto aumentano le mobilitazioni dei comitati per il No al referendum. NOstra, il comitato Giovanile per il No al Referendum, ha annunciato in conferenza stampa alla Camera una manifestazione di piazza il 12 settembre. Alla conferenza stampa era presente Jasmine Cristallo, portavoce Nazionale delle Sardine, che sostiene il no al referendum e Emma Bonino. "Come +Europa - ha spiegato Bonino - sosteniamo l'iniziativa dei giovani mentre noi faremo una maratona oratoria il 9 settembre".