In piazza per lanciare la raccolta firme per il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata. Lungo tutto lo Stivale, i big di Pd, M5s, Avs, +Europa e Cgil sono scesi in strada contro il ddl Calderoli, approvato il 19 giugno. Obiettivo l’abolizione della legge, per la quale sarà necessaria l’adesione di almeno 500mila elettori quindi il voto della metà più uno degli aventi diritto, obiettivo mai raggiunto negli ultimi anni.
Ma la partita è importante, come ribadito dalla segretaria del Pd, Elly Schlein; "L’Autonomia differenziata spacca in due il Paese e aumenta le disuguaglianze. Così si limita l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono".
"No allo spacca Italia", ha ribadito anche il leader del M5S Giuseppe Conte. "Dobbiamo fermare con la forza dei cittadini la secessione firmata dal governo Meloni. Dobbiamo fermare un’ondata di tagli contro le persone".
"Ora serve l’impegno di tutti", hanno affermto anche i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dal banchetto organizzato al Mercato di Testaccio a Roma per la campagna "Ricuciamo l’Italia", seguiti dal il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "Vogliamo abrogare queste legge perché non è ciò di cui il Paese ha bisogno". Della partita anche Riccardo Magi di + Europa e Matteo Renzi, mentre Calenda non ha aderito all’iniziativa.
Elena G. Polidori