Roma, 28 maggio 2023 – Non è solo una questione di "occupazione di poltrone", come molto spesso sono stati i "Ribaltoni" che si sono succeduti nel tempo a ogni cambio di maggioranza politica. Stavolta la Rai meloniana ha le idee chiare su come cambiare, attraverso una nuova "narrazione", il comune sentire del Paese.
Uno "storytelling" che si poggerà su tre pilastri (programmi di intrattenimento, fiction e informazione) che dovranno marciare all’unisono. Dopo anni di esilio, fino quasi all’estinzione, torna addirittura in prima serata su Raiuno Miss Italia mentre da viale Mazzini avvertono che le trattative per sostituire Fabio Fazio con Nicola Porro sono "complesse" ma non naufragate. E se proprio non ce la dovessero fare i nuovi dirigenti di area meloniana, allora Report di Sigrifido Ranucci traslocherebbe alla domenica sera (il conduttore non è d’accordo) e per il lunedì sarebbe pronto un programma condotto dal duo Annalisa Bruchi e Aldo Cazzullo.
È certo poi l’arrivo di Enrico Brignano, amico personale della Meloni ma anche di Pino Insegno, destinato a sostituire Flavio Insinna all’Eredità. E ancora: nuovi programmi in vista per Lorella Cuccarini, Nunzia De Girolamo, Serena Bortone, in rampa di lancio per il pomeriggio, e Francesca Fialdini. L’ex direttrice del Tg1, Monica Maggioni, prenderà probabilmente il posto di Lucia Annunziata a “In Mezz’ora”, ma si dà per certo anche l’arrivo di Myrta Merlino da La 7 mentre Monica Setta e Laura Tecce saranno le "regine" del pomeriggio delle reti. Corrado Augias potrebbe poi essere sostituito da Pietrangelo Buttafuoco.
Ritroveremo, invece, Milly Carlucci e Carlo Conti, ma anche Antonella Clerici e Mara Venier, mentre è ancora tutta da giocare la partita che riguarda il festival di Sanremo. La Rai ha ovviamente confermato Amadeus nel doppio ruolo di conduttore e direttore artistico, ma il medesimo Amadeus pare intenzionato a contrattare bene le regole d’ingaggio per evitare i problemi che ci sono stati nell’ultima edizione della kermesse quando più di qualcosa è sfuggito al controllo.
In ultimo, la fiction, "maestra di storia" e costruttrice del tessuto connettivo del Paese attraverso le biografie di grandi personaggi; per la prossima stagione ci sono Goffredo Mameli, Giacomo Leopardi, Gabriele D’Annunzio e un film-tv sulle Foibe, che narrerà questa tragedia tramite gli occhi di una ragazza istriana, Maddalena, costretta a lasciare la sua casa dopo l’8 settembre.
Non mancherà una serie tv per celebrare la nascita della televisione italiana, che nel 2024 compirà 70 anni. Quindi, la forza delle donne in "Prima di Noi", che racconterà la Storia del nostro Paese tramite i personaggi femminili di tre generazioni ed una fiction sui grandi compositori e teatri italiani vissuti da una ragazza il cui talentò la farà viaggiare in tutta Italia. In ultimo, Don Matteo 14 con il ritorno di Raul Bova e Sabrina Ferilli in una fiction che racconterà il frivolo mondo dello star system.
Nel frattempo scoppia il caso Luca Barbareschi, che dovrebbe condurre la seconda edizione di ‘In Barba a tutto’, finito nel mirino dei consiglieri Francesca Bria e Riccardo Laganà per le dichiarazioni di giorni fa in un’intervista a Repubblica, in particolare quel "le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità". L’attore si è subito difeso: "Io non ho nessun contratto e quindi quella che vediamo è censura preventiva sulla base di un mio legittimo pensiero, tra l’altro assolutamente rispettoso delle donne", sostiene Barbareschi.