Venerdì 20 Dicembre 2024
ANTONELLA COPPARI
Politica

Open Arms, domani la sentenza. Gli alleati blindano Salvini. Lo difende anche Musk

Il miliardario Usa: “Assurdo che venga processato per aver difeso l’Italia”. Il vicepremier leghista rischia sei anni di carcere. Ma lui si dice “fiducioso”

Roma, 19 dicembre 2024 – Alla vigilia della sentenza Matteo Salvini diventa incontenibile. Da mattina a sera inonda l’etere con un diluvio di esternazioni: comincia a Bruxelles e termina in tarda serata a Palermo. Lì non si unisce ai leghisti siciliani convocati per un Direttivo simbolico e solidale: va direttamente in albergo a Mondello. “Se volete sapere se sono innocente o colpevole, collegatevi sui miei social dopo il verdetto”, annuncia prima di chiudere le comunicazioni a notte inoltrata. Durante la lunga giornata il leader della Lega tocca corde variegate. “Paura zero. Sono fiducioso e determinato. Mi sento come la canzone di Venditti Notte prima degli esami: sono non tranquillo, ma felice e orgoglioso di quello che ho fatto”, mostra il petto in diretta social tra uno spiegone sul nuovo codice della strada e un ’peace and love’ a chi gli augura “dieci anni di carcere”.

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Il leghista Matteo Salvini, 51 anni, col premier ungherese Viktor Orban, classe 1963 (Ansa)

Fa il sarcastico: “Sono felice di essere a Palermo: da tre anni a questa parte, vengo qui una volta al mese”. Riveste i panni del maître à penser: “Godetevi la vita fino in fondo. Memento audere semper. E ricordate sempre di essere felici”. Leggermente tendenzioso: “Se mi assolvono avranno riconosciuto che ho fatto il mio dovere, se mi condannano farò l’appello e continuerò il mio lavoro”. Anche apocalittico: “Nel caso di una condanna per l’Italia sarebbe una figuraccia” e ancor di più “un sovvertimento delle regole democratiche. Costituirebbe un pericoloso precedente i ministri di tutta Europa potrebbero chiedersi se potranno fermare i migranti”, denuncia al quotidiano olandese De Telegraaf. Si mostra comunque impavido: “Se un uomo non è disposto a correre un rischio per le sue idee o non valgono niente o non vale niente lui”, dice citando Ezra Pound.

Non è il nervosismo dell’imputato che teme di vedersi appioppare sei annetti tondi di galera: è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver bloccato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla ong Open Arms nel 2019. Non ancora almeno: oggi è solo il primo grado del processo, “niente carcere”, sottolinea lui stesso che dà appuntamento ai militanti nel week end ai gazebo. In caso di condanna dei giudici palermitani è chiaro che la paura arriverà più tardi, alla vigilia della sentenza della Cassazione.

Per ora la conclusione del processo Open Arms è soprattutto un’occasione preziosa per un leader uscito non proprio bene dal congresso lombardo. Se verrà riconosciuto colpevole l’intera Lega, inclusi i frondisti e i rivali semi-dichiarati faranno muro intorno al capo che diventerà intoccabile. La maggioranza fa quadrato.

Pure Forza Italia con Antonio Tajani è netta: “Mi auguro che ci sia un giudice in Sicilia che applica la legge nel giusto modo. Sono convinto che Matteo Salvini debba essere assolto”. L’eventuale condanna lo coronerà di spine, ne farà il martire dell’intera destra anche in Europa.

Non casualmente i Patrioti europei, guidati dal premier ungherese Viktor Orban, che lo ha da tempo innalzato al rango di ’eroe’, ieri gli hanno tributato un omaggio corale facendosi fotografare al suo fianco indossando la maglietta con la scritta ’colpevole di aver difeso l’Italia’ in stile western, “porto con me a Palermo il loro conforto”, spiega il leghista. E persino Elon Musk scende in campo Oltreoceano: “È assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia”, polemizza il magnate americano su X. Per poi rilanciare: “Hai fatto la cosa giusta”.

Elemento prezioso nella gara sotterranea in corso tra il capo del Carroccio e la presidente del Consiglio per conquistare la postazione di riferimento principale della Casa Bianca trumpista in Italia. A dare involontariamente una mano alla campagna propagandista del capo leghista c’è anche Matteo Renzi, prosciolto nel processo Open. “Bene l’assoluzione di Renzi, noi siamo sempre garantisti”, si complimenta Salvini. In caso di condanna è chiaro che userà la vicenda dell’ex premier per dipingersi come perseguitato a pari merito. Se sarà assoluzione userà la medesima vicenda per prendere di mira la giustizia e invocare una riforma (“spero che Iv la voti”) tale da rimettere in riga i togati. In caso di condanna è certo che l’opposizione, o meglio la triade Pd, M5s e Avs, ne chiederà le dimissioni. Atto dovuto e destinato certamente a non sortire alcun effetto.

Insomma almeno per ora il capo leghista sembra andare sul sicuro. Un margine di rischio però c’è: se fosse assolto dall’accusa pesantissima di sequestro di persona, ma condannato per abuso d’ufficio, la corona del martire verrebbe meno con il depotenziamento ma il danno sarebbe reale.