"Spero sia l'ultimo Primo maggio in cui in Italia non c'é il salario minimo orario”. E' l'augurio del vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio arrivato dai microfoni di Rtl 102.5 dove era ospite. Molte le manifestazioni in tutto il Paese. I sindacati, riuniti in una manifestazione nazionale, sfilano a Bologna. Corteo anche a Torino, dove c'è stato qualche disordine tra No Tav e Polizia. Concertoni in piazza San Giovanni a Roma e a Taranto.
MATTARELLA - “La festa del primo maggio è una festa della Repubblica e della Costituzione, la quale indica nel lavoro un fondamento di civiltà, condizione di autentica libertà personale, di autonomia delle persone nella costruzione del proprio destino”. Ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione della festa del lavoro. "Senza lavoro rimane incompiuto il diritto stesso di cittadinanza, la dignità dell'individuo ne rimane mortificata, la solidarietà sociale e la stessa possibilità di sviluppo della società ne rimangono compromesse". Ha sottolineato il Presidente della Repubblica. "La nostra Costituzione riconosce il lavoro come bene sociale e impone alle istituzioni di compiere ogni sforzo per ampliare le opportunità occupazionali, per rimuovere le cause degli squilibri tra territorio, per accrescere le conoscenze, gli investimenti necessari a uno sviluppo sostenibile". Ha aggiunto il Capo dello Stato. "Si tratta di un dovere pubblico a cui non ci si può sottrarre. Così come non può essere cancellato dalla Costituzione, quel traguardo di piena occupazione che resta una sfida costante, un obiettivo a cui tendere utilizzando ogni leva di intervento".
Mattarella: "Il lavoro è un bene sociale riconosciuto dalla Costituzione"
CONTE - "Siamo ogni giorno più determinati nello svolgere il compito che i cittadini ci hanno affidato, e il lavoro degli italiani è in cima ai nostri pensieri. A marzo 2019 114mila occupati in più rispetto al 2018 e disoccupazione giovanile ai minimi dal 2011. È la strada giusta #1maggio". Si legge sull'account Twitter del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Siamo ogni giorno più determinati nello svolgere il compito che i cittadini ci hanno affidato, e il lavoro degli italiani è in cima ai nostri pensieri. A marzo 2019 114mila occupati in più rispetto al 2018 e disoccupazione giovanile ai minimi dal 2011. È la strada giusta #1maggio pic.twitter.com/W3XLPBaCG4
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 1 maggio 2019
DI MAIO - “Spero sia l'ultimo primo maggio in cui in Italia non c'è il salario minimo orario, perchè chi lavora deve avere una paga oraria che gli consenta di arrivare a fine mese. Sennò non è lavoro, è essere sfruttati". Queste le parole del vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ospite di Rtl 102.5. Di Maio auspica anche che "non ci sia più il livello di burocrazia per chi lavora. Se vogliamo festeggiare i lavoratori, bisogna lasciarli in pace e farli lavorare, invece ora c'è un livello di burocrazia per imprenditori e lavoratori altissimo". Il vicepremier ha poi risposto in merito all'idea di un sindacato unico lanciata dal segretario della Cgil Maurizio Landini: “Ho un atteggiamento laico riguardo questo tema, cioe non tifo né per una cosa né per un'altra". È importante aggiunge "avere un interlocutore affidabile" e comunque "non si può prescindere dal dialogo coi sindacati". Il vicepremier ha osservato che negli altri Paesi dove il sindacato è unitario "non è che si sta per forza meglio, è un modo di fare rappresentanza e ognuno si sceglie come".
PAPA FRANCESCO - “Oggi celebriamo la Memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell'umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo; sostenga il sacrificio di coloro che operano il bene e interceda per quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo”. ha detto Papa Francesco al termine dell'udienza generale. “Preghiamo specialmente per quanti non hanno lavoro, che è una tragedia mondiale di questi tempi”, ha aggiunto il Pontefice.
LANDINI - “Serve un'Europa dei diritti, un'Europa del lavoro”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del corteo nazionale del primo maggio partito da piazza XX settembre a Bologna. “Noi abbiamo pagato le delocalizzazioni, la competizione tra Paesi e l'assenza di una politica europea che rimetta al centro il lavoro, la persona” e questo, ha aggiunto, “ha determinato precarietà, riduzione dei diritti e riduzione dei salari”. Questa mattina il segretario della Cgil dalle pagine di Repubblica aveva lanciato la proposta di un sindacato unico affermando che "Le ragioni storiche, politiche e partitiche che portarono alla divisione tra i sindacati italiani non esistono piu'. Oggi possiamo avviare un nuovo processo di unita' tra Cgil, Cisl e Uil".