Roma, 15 gennaio 2018 - A dispetto delle statistiche, c’è chi al matrimonio ci crede ancora. È il caso di Laura Mesi che, però, le nozze le ha interpretate a modo suo: sposandosi da sola. Ballerina e insegnante di fitness di 40 anni, da Lissone (Monza-Brianza), ha deciso di essere la prima sposa single d’Italia con abito bianco, una fede preziosa (due anelli uno dentro l’altro), damigelle e torta nuziale. Laura, perché questa pazzia? «Alla mia festa di compleanno dei 38 anni feci una promessa: se non trovo l’anima gemella entro i 40 mi sposo da sola». Parenti e amici come la presero? «Nessuno mi ha appoggiato. Mio fratello, visto che mio padre è venuto a mancare, all’inizio non voleva neanche accompagnarmi...». C’è chi dice che stia cercando pubblicità... «Se è per questo mi hanno dato dell’egoista, dell’egocentrica, della buffona...». Se lo aspettava? «Non credevo di suscitare così tanto clamore con la mia scelta. Io volevo solo dare un messaggio, forte». Che sarebbe? «Quello che diceva Oscar Wilde: amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita». D’accordo, ma se trovasse la persona giusta oggi che cosa farebbe? «La maggior parte dei single non sono felici perché cercano sempre qualcuno con cui fare coppia. Per me non è così. Io sono felice davvero. Certo, non chiudo la porta a un nuovo amore, ma visto che mi sento speciale non voglio accontentarmi». Crede che chi non è single ma sposato o accoppiato si sia accontentato? «Troppe mie amiche sposate hanno dovuto fare rinunce, o hanno smesso di uscire, o di andare in palestra per compiacere il lui di turno. Io non voglio finire così». L’Istat fotografa una persona che vive sola ogni tre famiglie. La sua scelta crede che farà scuola? «Non lo so. Io ho deciso di meritarmi un matrimonio bellissimo dove non mancava nulla, a parte lo sposo. Era un modo per dire che comunque prima di sposare qualcun altro bisogna comunque sposare se stessi. La mia anima viene prima di tutto. Un messaggio che vorrei dare a tutte le donne che magari vivono in coppia situazioni drammatiche e non riescono a uscirne». Prima che essere single diventasse quasi di tendenza l’avrebbe fatto? «Fino a tre anni fa ero fidanzata. Se lui mi avesse chiesto di sposarmi avrei detto di sì, ma la convivenza è durata un solo mese...». Quindi nasce tutto da una delusione d’amore? «No. Ma quando l’ho lasciato ho capito che non eravamo felici assieme». Da single partecipa a eventi, feste e vacanze dedicate? «Macché. Tutte quelle cose sono fatte per farti conoscere qualcuno, a tutti i costi. Non fa per me». Crede che i single, oggi, abbiano vita più facile nella società? «Tempo fa mi avrebbero dato della ‘zitellona’, ora non più. Ma c’è ancora qualcuno che pensa che se sei sola sei una sfigata... E comunque anche oggi per stare da soli ci vuole coraggio». Perché coraggio? «In coppia è tutto più facile. E hai sempre qualcuno che ti accompagna alle feste, ai matrimoni degli altri, in vacanza». Senza contare che in coppia puoi costruire una famiglia. «Già. Ma io un figlio l’anno prossimo cercherò di averlo comunque, anche da sola».
PoliticaLa prima sposa single d'Italia: "Ora voglio anche un figlio"