Milano, 31 ottobre 2023 – Dopo Marina Berlusconi e Marta Fascina anche Pier Silvio Berlusconi affida le sue riflessioni a Bruno Vespa. Nel libro in uscita del giornalista, 'Il rancore e la Speranza’, il figlio del Cav parla di Mediaset e anche del caso Giambruno, ex compagno di Meloni. “Sono molto vicino a Giorgia e sono molto dispiaciuto. Ma tutte le dietrologie sono ridicole. Su questo tema non ho altro da aggiungere”. Sono le prime e ultime parole di Pier Silvio sulla vicenda che ha tenuto banco nei giorni scorsi sui media.
Il riferimento è a i fuorionda di Andrea Giambruno (battute a sfondo sessuale e avance alla collega), ex conduttore di Diario del Giorno su Rete 4 diffusi da Striscia la Notizia, cui ha seguito la rottura pubblica di Meloni con il compagno e padre dela figlia. Sui giornali e sui social era circolata la voce di un possibile ‘sgambetto’ fatto da Mediaset alla presidente del Consiglio, magari caldeggiato da Forza Italia. Ipotesi alimentata da quella frase sibillina scritta sul proprio profilo Facebook da Giorgia Meloni: “Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”. Frasi che politicizzavano l’accaduto. Da Striscia a Forza Italia, tutti hanno negato qualsiasi macchinazione. Lo ha fatto Marina Berlusconi, e ora lo ribadisce Pier Silvio.
Nel libro di Vespa il secondogenito del Cav e amministratore delegato di Mediaset parla invece volentieri dei progetti industriali. “A fine settembre 2023 l'Antitrust europeo ha dato l'ok perché la nostra Media for Europe possa eventualmente assumere il controllo della tedesca Prosiebensat”. Un “elemento decisivo” per il futuro di Milano 2. “Per una volta è un'azienda italiana a spingere un progetto internazionale e non a essere comprata da aziende straniere". "Per resistere alle pressioni delle multinazionali è necessario diventare più grandi, creare massa critica”.
L’obiettivo è quello di “creare un grande broadcast europeo". Ma non si dice che la produzione della televisione generalista deve essere nazionale? Obietta Vespa. “Certo - risponde Berlusconi - e infatti noi stiamo aumentando gli investimenti di prodotti nazionali in Italia, Spagna e speriamo presto in Germania. Ma il progetto è costruire una grande piattaforma europea per la distribuzione di contenuti e per la vendita della pubblicità, che abbia dimensioni e tecnologie tali da farci sedere allo stesso tavolo dei giganti del web”.
Dopo la morte di Silvio Berlusconi si era ipotizzato anche la vendita di Mediaset. “L'occasione vera in cui abbiamo rischiato è stato il '98 quando è arrivata una offerta importante da Rupert Murdoch. Marina ed io facemmo pesare la nostra opinione, ma la decisione è stata ovviamente di nostro padre, non solo per amore nei confronti delle aziende, ma soprattutto nei confronti dei nostri collaboratori. Per me ha pesato molto il rapporto con le persone che lavorano a Mediaset".
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