Sabato 27 Luglio 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Politica

Pichetto Fratin: "Case, auto e nucleare. Portiamo a Bruxelles le nostre idee concrete"

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica: Forza Italia andrà bene. "Siamo moderati, ma determinati a indirizzare la politica della Commissione"

Roma, 29 maggio 2024 - "Devo dire che sta andando bene. C’è un clima favorevole perché gli elettori sanno che Forza Italia è il ramo italiano del Partito popolare europeo e che rappresenta l’equilibrio e la moderazione oltre che la concretezza". Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è impegnato in prima linea nella campagna per le elezioni europee e amministrative, accompagnato dai coordinatori regionali di Forza Italia.

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, 70 anni
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, 70 anni

"Naturalmente – spiega – moderazione non vuol dire indecisione. Siamo invece determinati a indirizzare la politica della prossima Commissione europea. Lo potremo fare anche grazie ai rapporti che Antonio Tajani ha instaurato negli anni in Europa e nel mondo".

Proprio Tajani ha fissato l’asticella al 10%, che vorrebbe dire sorpasso sulla Lega. Pensa che questo possa avere ripercussioni sull’assetto del governo dopo il voto?

"Noi abbiamo l’obiettivo di prendere più voti possibile e mi auguro che tutti i partiti della maggioranza di governo crescano alle urne. Ma stiamo portando avanti un percorso condiviso, come abbiamo dimostrato ieri approvando all’unanimità una riforma della giustizia che è sempre stata nel cuore del presidente Berlusconi".

Che cosa vi aspettate che cambi nell’orientamento del Parlamento e della Commissione?

"Ci aspettiamo che si crei una maggioranza più vicina alla posizione del governo nazionale e che punti di più al realismo nell’interesse delle famiglie e delle imprese e meno ai proclami ispirati a utopia ideologica. Come spesso è accaduto in questa legislatura". Case green: lei ha detto che servono soldi e tempo e che la data del 2030 è troppo vicina. Qual è il suo piano?

"Un gruppo di lavoro del ministero ha avuto mandato di stabilire gli obiettivi fino al 2050. Naturalmente ci saranno step intermedi. L’Italia ha la caratteristica di essere il Paese con la maggiore biodiversità d’Europa. Ha anche un territorio per due terzi collinare e montano e con i tre quarti delle case che hanno più di 70 anni. La casa per gli italiani è sempre stato un bene rifugio: l’80% ne possiede una. Abbiamo il dovere di difenderla".

E sulle auto come pensa di superare l’ostilità politica riguardo i rinvii?

"Sono convinto che l’elettrico farà la parte del leone andando avanti nel tempo. Quello che non condivido è che sia la politica a stabilire che nel 2035 non ci debbano più esserci i motori endotermici. Siamo convinti che i biocarburanti a basse emissioni dimostreranno che la captazione all’origine dei vegetali per produrli compenserà l’eventuale emissione".

Sul gas lei ha detto che rimarrà una componente essenziale del mix energetico italiano almeno fino al 2040.

"Per i prossimi venticinque anni il gas sarà il vettore di transizione. Nel mix energetico dobbiamo abbandonare il carbone (subito) e il petrolio (immediatamente dopo). Il gas deve fare da veicolo di accompagnamento alla crescita delle rinnovabili: geotermico, fotovoltaico, eolico, idroelettrico". Sul nucleare la sua strategia dei piccoli reattori non rischia di moltiplicare i pericoli?

"Con il nucleare di quarta generazione avremo piccoli moduli nucleari che garantiranno una condizione di sicurezza estrema. Tutti quelli in fase di ricerca avanzata, dal modello francese a quello americano, hanno la caratteristica di essere molto sicuri. Poi è chiaro che ci dev’essere un controllo rigido, rigoroso e puntuale da parte dello Stato".