Il blocco navale "potrebbe rientrare" nel programma della premier Giorgia Meloni. A dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su Radio1. "Se finalmente la missione Sophia si completasse", ragiona il ministro, ci sarebbe "la piena realizzazione del blocco navale".
Poi la spiegazione di Piantedosi: "Quando la Missione Sophia venne attuata poi non riuscì ad avere seguito, ma se riuscissimo a mettere in pratica i dispositivi per il blocco delle partenze sarebbe ottimale".
Quindi il capo del Viminale ha fornito qualche dettaglio: "La Tunisia dall’inizio dell’anno ha fermato o recuperato in mare decine di migliaia di persone - continua il ministri -. Non abbiamo prove che vi sia una regia dietro alle partenze di questi giorni come dice Salvini, non possiamo basarci su ragionamenti probabilistici. Con i servizi segreti siamo il grado di vedere quello che succede, ma non quello che viene programmato".
Dura la reazione del ’Giovane turco’, Matteo Orfini, Pd: "Piantedosi ci spiega che la soluzione è il blocco navale ma che il blocco navale in realtà è la missione Sophia. Cioè quella che Salvini e Piantedosi, suo capo di gabinetto, fecero sopprimere perché non era un blocco navale. Non c’è che dire, il paese è in ottime mani..."