CdV, 21 agosto 2017 - Papa Francesco prende esplicitamente posizione sullo ius soli: "Nel rispetto del diritto universale ad una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita. La apolidia in cui talvolta vengono a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso una legislazione sulla cittadinanza conforme ai principi fondamentali del diritto internazionale". E manifesta appoggio anche allo ius culturae: perché a tutti i bambini "va assicurato l'accesso regolare all'istruzione primaria e secondaria", per completare il percorso formativo nel paese d'accoglienza.
Il Pontefice, nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà il prossimo 14 gennaio, dal tema: 'Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati', ricorda che la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo "offre una base giuridica universale per la protezione dei minori migranti. A essi occorre evitare ogni forma di detenzione in ragione del loro status migratorio".
"Lo status migratorio non dovrebbe limitare l'accesso all'assistenza sanitaria nazionale e ai sistemi pensionistici, come pure al trasferimento dei loro contributi nel caso di rimpatrio".
Il messaggio del Papa ha trovato subito la risposta del segretario della Lega Matteo Salvini che su Facebook ha commentato: "Papa Francesco: 'Si' allo Ius soli'. Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure. Ma da cattolico non penso che l'Italia possa accogliere e mantenere tutto il mondo. A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare. Amen. #stopinvasione".