Roma, 18 marzo 2024 – "Bardi è un moderato e un centrista e abbiamo stima di lui. Italia Viva non è un partito ideologico: valutiamo competenza e serietà. Per questo l’abbiamo scelto". Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice di Italia Viva, spiega perché il partito di Renzi ha deciso di appoggiare il candidato di centrodestra in Basilicata. "Ci siamo accordati sulla presenza nella lista civica Orgoglio Lucano dei nostri bravissimi (e fortissimi elettoralmente) consiglieri uscenti Luca Braia e Mario Polese e di altre personalità di Iv. La nostra presenza è a supporto di un disegno civico, moderato, centrista, coerente con la nostra impostazione politica", spiega. "Invece abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso nel Campo largo, tra candidature bruciate e logiche autoreferenziali e di scontro interno. Da parte dei nostri avversari non ho ancora sentito parlare di un programma".
La strategia varrà anche per le altre Regioni?
"Noi non scegliamo in base all’appartenenza politica. In Abruzzo abbiamo sostenuto il candidato del centrosinistra: ogni regione è un caso a sé. Se scegliessimo in base all’impostazione ideologica non saremmo coerenti con il nostro ruolo di partito che fa scelte in base a programmi e uomini giusti sui territori".
Sul Piemonte invece la partita è ancora aperta.
"Ad oggi lo scenario è questo. Decideremo con i nostri rappresentanti sul territorio. Abbiamo visto che il centrosinistra candida Pentenero e che Conte si è già schierato contro. Sappiamo che Cirio si ripresenterà. Valuteremo nell’interesse dei cittadini del Piemonte"
Poi ci sono posti in cui andate da soli. Candidature come quelle di Saccardi a Firenze non sono velleitarie?
"Dipende dal sistema elettorale. Con il turno unico alle regionali la spinta a schierarsi è più forte. Con il doppio turno per i sindaci lo schema è diverso. E soprattutto Saccardi è una bravissima amministratrice, che ha fatto bene dalla sanità all’agricoltura. È la persona giusta per Firenze e per darle quell’innovazione che in questi anni ha perso. Credo molto nel suo entusiasmo e nella sua passione".
Il Terzo Polo è finito prima delle Europee o esiste ancora la possibilità di una lista unica?
"È Calenda che ha distrutto il Terzo Polo. Lui è un uomo divisivo. Peccato, perché l’esperienza aveva avuto un buon risultato elettorale, e ci siamo riusciti grazie alle nostre firme. Ma i riformisti possono comunque fare un percorso verso le europee grazie a Italia viva: Renzi ha già detto che sarà candidato in tutte le circoscrizioni. Con +Europa stiamo dialogando. Vedremo se ci saranno le condizioni. In ogni caso noi siamo pronti a partire come Italia viva e siamo certi di andare oltre il 5%".
Lei qualche settimana fa ha detto che Iv è l’unica vera opposizione a questo governo. Oggi pensate a un nuovo soggetto moderato con FI?
"Noi siamo all’opposizione, Forza Italia al governo. Questo non cambia. Poi sui territori scegliamo sulla base dei candidati migliori. In questo caso pensiamo che Bardi sia il candidato più in grado di migliorare la vita dei cittadini della Basilicata. Per il resto ribadisco ciò che ho detto: la nostra è un’opposizione concreta e non ideologica, fatta nell’interesse dei cittadini".