Roma, 15 marzo 2025 – Ogni settimana chiedo agli italiani quale evento abbia catturato maggiormente la loro attenzione. Per mesi, il conflitto in Ucraina aveva lasciato il primo piano all’instabilità in Medio Oriente. Ma l’elezione di Donald Trump e l’ipotesi di un nuovo assetto geopolitico hanno riportato la guerra tra Russia e Ucraina al centro delle preoccupazioni degli italiani, persino in settimane dominate da notizie di grande impatto come gli aggiornamenti sulle condizioni di salute di papa Francesco.

IL RIARMO
In particolare, a dividere l’opinione pubblica è il dibattito sul riarmo dell’Europa e sulla creazione di un esercito comune per il nostro continente. Mentre i governi europei discutono il piano ReArm EU, l’Italia si mostra spaccata tra chi lo considera una necessità e chi teme possa essere il primo passo verso una deriva militarista. Se l’interesse è alto, il consenso è tutt’altro che compatto. Non è da escludere che anche il nome del piano influisca sulle percezioni: gli italiani non amano le armi ed evocarle spaventa.
L’ESERCITO EUROPEO
La creazione di un esercito europeo è vista positivamente da una maggioranza (pur risicata) di italiani, ma le coalizioni sembrano divise: a favore è la maggioranza degli elettori di centrosinistra e centrodestra, mentre prevalgono i contrari tra quelli del Movimento 5 Stelle.
GLI AIUTI MILITARI
Il tema più divisivo, però, rimane quello degli aiuti militari all’Ucraina. Fin dall’inizio del conflitto, l’opinione pubblica italiana si è schierata con Kiev, sostenendo in larga parte l’invio di aiuti economici. Ma il sostegno militare ha sempre incontrato maggiori resistenze, anche nei momenti di maggiore empatia verso il popolo ucraino.
ELETTORI SPACCATI
È su questo tema che emergono le spaccature più evidenti, in entrambi i campi: nella compagine di governo, sono a favore gli elettori di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, mentre sono contrari quelli della Lega. Nel campo largo, favorevoli quelli del PD e contrari i pentastellati, in una nuova convergenza gialloverde, con gli elettorati di Lega e Movimento 5 Stelle di nuovo vicini, stavolta sul terreno della politica internazionale.
IL PACIFISMO
E la posizione di Elly Schlein, che ha ribadito il suo no al piano ReArm EU? Pare che questa scelta paghi, almeno in termini di consenso, raccogliendo un’approvazione piuttosto elevata e convincendo la larga maggioranza del suo elettorato, a testimonianza della seduttività del pacifismo presso la base di sinistra. In realtà, la posizione della segretaria del Pd raccoglie un consenso ancora più marcato tra gli elettori del Movimento 5 Stelle e, sorprendentemente, convince anche una quota non irrilevante di elettori di centrodestra.
L’UNIONE EUROPEA
D’altra parte, la percezione dell’Europa come attore strategico non è del tutto svanita. La fiducia nell’Unione Europea è in calo, ma resta sopra i livelli di guardia. Molti italiani, soprattutto quelli di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, guardano con favore alla manifestazione lanciata da Michele Serra e che si terrà oggi in Piazza del Popolo a Roma.
Livio Gigliuto *Presidente Istituto Piepoli