Roma, 30 ottobre 2023 – Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, Forza Italia. Questa manovra proprio non vi piace...
"Non è così. Diciamo che è un po’ come se in un quadro del Pinturicchio ci fossero delle macchie che disturbano l’insieme. Vanno tolte quelle macchie: tutto qui. E questo lo sosteniamo senza nessuna vena polemica e senza ultimatum tipo ‘prendere o lasciare’, ma chiedendo delle discussioni approfondite nel merito di certe misure".
Quali misure, in particolare?
"Su casa e pensioni, innanzitutto. Dovremmo ripensare alla questione dell’aumento della cedolare secca e sicuramente alla garanzia di una mini-proroga del super bonus per quei condomini che hanno cominciato i lavori e che li hanno fatti almeno al 60%. In più credo che sulle pensioni minime e sulle rivalutazioni per chi prende 1.700 euro spero si possa ancora intervenire. Mi sembrano misure di buon senso ma, ripeto, la mia è un’opinione personale, visto che Tajani dice sempre che le mie sono opinioni personali al pari della questione emendamenti, ebbene lo ribadisco anche se poi noto che queste opinioni fanno molti proseliti".
Oggi c’è un vertice di maggioranza per licenziare la manovra, ma nel frattempo continuano a circolare tante bozze.
"Io una copia conforme della legge di Bilancio ancora non l’ho vista".
Ma oggi, inevitabilmente, ci sarà una versione ufficiale sul tavolo del vertice, no?
"Posso dire che si è fatta una scelta di varare una manovra di rapida approvazione e molto prudente, ma se le cose dovessero restare nel modo in cui le abbiamo discusse fino a questo momento, allora presenterò i miei emendamenti. Che c’è di male nel fare emendamenti? Niente, sopratutto perché nessuno si sogna di stravolgere una manovra che a me piace nei principi...".
Quando si arriva ad un tavolo di trattativa, tutti portano con sé una lunga lista di proposte di modifica, ma tutti dovranno poi lasciare qualcosa sul tavolo, visto che la coperta è corta. Per voi quali sono le modifiche che considerate assolutamente necessarie per evitare emendamenti?
"Le questioni legate alla casa e le pensioni minime, ovvero la rivalutazione delle pensioni minime per gli anziani e quelle che oggi sono quattro volte il minimo, sono questioni su cui non possiamo cedere perché sono di buon senso. Dobbiamo essere affidabili come maggioranza e come Forza Italia e dunque cedolare (aumento della cedolare secca, ndr), mini proroga del superbonus e aumento delle minime sono necessari. Va bene fare tagli, ma eviterei di passare con il bilama: ci siamo già fatti abbastanza male".
La Lega farà di tutto per ottenere quanto e più di quello che chiede Forza Italia, non crede?
"Sulla questione delle pensioni minime credo che ci sia convergenza, ma questa non è una gara a chi arriva prima. Vediamo qual è la mediazione e poi si valuterà se presentare emendamenti".
La prima manovra del governo Meloni, l’anno scorso, seguì le orme di quanto dettato da Draghi, ma da questa manovra forse gli italiani si aspettavano di più, invece sembra che la delusione sia forte.
"Per me non c’è alcuna delusione perché dall’anno scorso ad oggi il mondo è cambiato. E in peggio, quindi non è stato possibile fare di più o di meno: dovevamo per forza fare una manovra prudente, se non l’avessimo fatto saremmo stati quelli che scassano i conti e vanno contro l’Europa, cerchiamo solo di dare un pò di più a chi ha di meno, restando seri e coerenti rispetto a quello che siamo".
Insomma, nessuna preoccupazione? In fondo, al di là di tutto, si va verso delle elezioni Europee.
"No, davvero, nessuna preoccupazione".
I rapporti tra Forza Italia e Fratelli d’Italia sono diventati più tesi dopo l’affare Giambruno, ma secondo lei davvero la famiglia Berlusconi ha voluto mandare via Striscia la Notizia un avvertimento al governo su questioni che riguardano interessi economici della famiglia?
"Mediaset gode di libertà editoriale, Ricci gode di massima libertà editoriale e bisognerebbe esaltarla questa libertà degli editori, che fanno bene a restare lontani da questo tipo di faccende. Credo che mai e poi mai Mediaset avrebbe fatto qualcosa del genere, men che mai Pier Silvio o Marina, non fa parte delle regole della casa...".