Roma, 25 febbraio 2025 – Duecentosei voti contrari contro i 134 favorevoli, un astenuto. L’aula della Camera respinge la mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè, presentata dalle opposizioni dopo il rinvio a giudizio nel caso Visibilia. In mattinata si era discusso di un’altra richiesta di sfiducia, quella contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, contestato per il rimpatrio del carceriere libico Almasri. Sul Guardasigilli, però, si voterà nei prossimi giorni.
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La replica di Santanchè
Daniela Santanchè, rinviata a giudizio con l’accusa di falso in bilancio nell’inchiesta sulla sua ex società Visibilia e indagata per truffa all’Inps, affrontava la sua seconda sfiducia. La mozione è stata avanzata dal Movimento 5 Stelle, a cui si sono uniti Pd, AVS e Italia Viva (Azione non ha firmato ma voterà a favore).
"Mi hanno detto che ho le mani sporche di sangue. Accuse grette”
"Mi trovo oggi a rispondere per la seconda volta a una mozione di sfiducia anche se questa ha per oggetto fatti, tutti da verificare, che sono antecedenti al mio giuramento da ministro", ha esordito Daniela Santanchè rispondendo all’opposizione. All’onorevole Baldino che l’accusava di conflitto di interessi ha replicato che “essere competenti non è una colpa”. E “mi spiace per lei onorevole Ricciardi, ma io non mi sento sola, anzi: ringrazio i tanti colleghi e gli italiani. Nella battaglia del garantismo ci sono la maggioranza degli italiani". “Chi mi accusato di aver le mani sporchi di sangue – ha aggiunto ancora la ministra – dimostra di avere una grettezza enorme. In quest’Aula c’è chi è stato condannato, per me ingiustamente, per incidenti mortali a Torino”. Il riferimento è a Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, condannata a quasi 18 mesi di carcere per falso ideologico.
"No all’ergastolo mediatico”
La ministra ha evocato il principio di presunzione di innocenza, elencando casi di politici e amministratori di centrosinistra processati e poi assolti: "Serve forza per non impazzire e io prendo forza dalla mia famiglia”. A suo dire la mozione di sfiducia è dovuta a una "pressione mediatica”. Ma, dice, “il Parlamento non deve diventare Corte di giustizia”. Bisogna evitare di mettere alla gogna prima del tempo perché “l’ergastolo mediatico è una condanna che rimarrà per tutta la vita”.
“Con le borse e il tacco 12 sono l’emblema di quello che detestate”
"Voi volete combattere la ricchezza – ha detto rivolta alle opposizioni – e io sono la prima e la più lucida a capire che per voi io sono l'emblema di ciò che detestate. Lo rappresento plasticamente”. “Sì, ho una collezione di borse – ha proseguito rivendicando i suoi accessori griffati e smentendo il racconto di Francesca Pascale, che aveva confessato di averne ricevuta dalla ministra una falsa –. Mio padre diceva che si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere”. Quindi promette: "Avrò sempre il mio tacco 12, sarò sempre battagliera. La mia faccia la continuerete a vedere”. Infine un messaggio a Giorgia Meloni e ai suoi. Nella valutazione delle eventuali dimissioni da ministro "sarò guidata solo dal rispetto, il rispetto per la presidente del Consiglio, per il governo, per la maggioranza e soprattutto dall'amore per il mio partito FdI per il quale non vorrei mai diventare un problema ma una risorsa”. Santanchè ha ricevuto un bacio dalla sua vicina di posto, la collega Elisabetta Casellati, mentre il capogruppo di Fratelli d`Italia Galeazzo Bignami si è alzato e si è diretto ai banchi del governo per abbracciarla, baciarla e complimentarsi con lei. I banchi del governo erano pieni rispetto al giorno della discussione. Assente la premier.
Conte e Schlein all’attacco
"Santanchè non è l'unica responsabile di questa vicenda, sopra di lei c'è Meloni che è responsabile maggiore perché avrebbe dovuto convocarla e avrebbe dovuto farla dimettere –accusa Giuseppe Conte, leader M5s, nelle controrepliche in Aula – E allora ci chiediamo: perché la premier mette a rischio l'onore delle istituzioni e l'immagine dell'Italia nel mondo? La prima ipotesi è che la ricatta e questo è un fatto grave". "L'Italia non può permettersi ministri e sottosegretari sotto accusa – sostiene ancora Conte – addirittura adesso anche di circolazione di borse contraffatte.. Odiamo la ricchezza? Ma non dica baggianate, voi fate la guerra ai poveri. Sa cosa odiamo: la disonestà” .
Conte: “Santanchè ricatta Meloni?”
"Mentre lei, ministro Santanchè, difende le borsette, chi difende gli italiani dalle bollette?”, si chiede Elly Schlein, che non esita a chiamare la deputata “ministra del falso” . “Giorgia Meloni l'ha scelta e voluta alla guida del ministero del Turismo ma oggi fa finta di non conoscerla, l'ha scaricata come lei ha scaricato i suoi dipendenti. – continua la segretaria Pd –. E’ stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come
fa non vergognarsi, a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua
fuga da quest'aula? Dov’è in questo momento? Forse sta registrando un altro video nella sala montaggio, magari un contributo da inviare alla prossima convention fra motoseghe e saluti nazisti”. La sua (di Meloni) non è “una difesa nazionale ma tribale”.
Le opposizioni contro Nordio
La maggioranza si è tirata fuori dalla discussione su Nordio, replicando lo stesso schema della discussione generale sulla Santanchè: nessun intervento, neanche quello del diretto interessato. "Risponderò – ha detto oggi Nordio ai cronisti uscendo da Montecitorio – . Ho una missione in Argentina e quando torno risponderò". Nelle chat delle opposizioni circolavano stamani le foto dell'emiciclo deserto nella parte del centrodestra. Dai banchi della minoranza c'è chi ha fatto anche un conto dei presenti in aula: 10 di Fdi, 1 di Forza Italia e nessuno della Lega. Lei ha infranto la legge, ministro, ma chi l'ha obbligata a farlo e che scuse ha addotto?" – incalza subito la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella chiedendo le dimissioni del Guardasigilli. Il ministro Carlo Nordio "non ha osservato la Costituzione, non ha osservato la legge e in Aula ha rivendicato orgogliosamente il mancato rispetto di quella legge", sottolinea il parlamentare del M5s Federico Cafiero De Raho. Nordio “ha palesato al Parlamento di non essere all'altezza, perché all'oltraggio di aver riportato in patria con un volo di stato un criminale internazionale ha aggiunto l'oltraggio nei confronti della Corte penale internazionale", è la posizione del Pd espressa da Chiara Braga. Roberto Giachetti, da parte sua, spiega che la ragione del sostegno di Italia Viva alla mozione di sfiducia è “tutta politica e non giudiziaria: il suo operato è un fallimento totale". A Nordio Giachetti imputa non solo le “contraddizioni sul caso Almasri”, ma anche “le ambiguità sul caso Paragon”, e soprattutto la “disumana incapacità dimostrata nella gestione delle carceri”.
Caso Almasri, nuovi atti dalla procura al Tribunale dei Ministri
Intanto la Procura di Roma ha inviato al Tribunale dei Ministri, la denuncia presentata il 3 febbraio scorso da Lam Magok Biel Ruei cittadino sudanese vittima e testimone delle torture del generale libico Osama Almasri, in cui si accusa la premier Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi. L'invio degli atti avviene nel fascicolo già trasmesso con la denuncia presentata dall'avvocato Luigi Li Gotti, in cui si ipotizzano oltre al favoreggiamento anche peculato e omissioni di atti d'ufficio. Il Tribunale dei Ministri ha già proceduto ad una richiesta di esibizione di atti presso il ministero della Giustizia e Viminale.