Giovedì 21 Novembre 2024
COSIMO ROSSI
Politica

Movimento 5 Stelle spaccato, la vecchia guardia contro Conte: "Torniamo quelli di un tempo"

Impazza il dibattito interno dopo la lettera degli iscritti storici che reclamano un cambio di passo. Il capogruppo alla Camera Silvestri prova a mediare: "Restiamo il baluardo contro il pensiero unico"

Giuseppe Conte e Beppe Grillo

Giuseppe Conte e Beppe Grillo

Roma, 9 agosto 2024 – La sfida esistenziale dei 5 Stelle è presto detta: "Continuare a essere l’unico movimento di rottura, indipendente, non appiattito rispetto al pensiero unico della guerra e alla logica dell’obbedienza" anche all’interno della scelta di campo progressista, come la sintetizza il capogruppo alla camera Francesco Silvestri. Rimanere insomma "indipendenti nelle alleanze e senza aver paura di andare da soli se non ci lasciano spazio di manovra". Rimanere cioè movimento di lotta anche dal governo e nel fronte del centrosinistra in via di costruzione.

Di acqua sotto i ponti ne è passata da quando i 5 Stelle hanno fatto eclatantemente irruzione sulla ribalta politica nazionale a suon di "Vaffa", mettendo a soqquadro l’assetto bipolare che oggi si va ricomponendo sotto la pressione dell’elettorato. Di acqua e di voti. Visto che il movimento guidato oggi dall’ex premier Giuseppe Conte è ripiegato su quota 10% dopo gli exploit che nel 2018 lo avevano visto raggiungere quota 32,6 per cento. Nel mezzo due governi, uno con la Lega e uno col Pd, e la partecipazione all’esecutivo di larghe intese guidato da Mario Draghi sostenuta dal fondatore Beppe Grillo e mai digerita da Conte. Tanto che l’ex premier imputa proprio a quella scelta le causa della caduta delle stelle.

In questa vigilia della notte di San Lorenzo, il sogno di mezza estate di Conte e i suoi accoliti sarebbe fermarla quella pioggia di stelle. Non la caduta della divinità grillina e del consenso plebiscitario su cui fondava la propria azione, che anzi è ormai è considerato un impedimento alla crescita democratica della base militante e la classe dirigente pentastellata. Ma il pericoloso sgretolamento dello spirito di alterità e radicalità che ha caratterizzato il primo fortunato decennio di vita. Il progetto costituente di fine ottobre è finalizzato esattamente a fissare in cielo le stelle del movimento liberandosi della polvere. Ma la sfida è tutt’altro che scontata.

Come avvertono dal quartier generale di via Campo Marzio "il rischio è diventare un partito del 12% subalterno all’alleanza col Pd e il centrosinistra". La grande forza motrice dei 5 Stelle è infatti stata la capacità di spezzare il bipolarismo. E una parte della base originaria, come gli 11 firmatari della lettera di sostegno a Grillo, vorrebbe ancora puntare su quello. Lo spiega la consigliera regionale pugliese Antonella Laricchia, già candidata alla presidenza della Regione, che rivendica "in primis l’essere equidistante, l’essere oltre i vecchi schieramenti di destra e sinistra e sicuramente anche il mantenere il limite dei due mandati". E’ questo il mantra della fronda nei confronti di Conte. Anche se i firmatari della lettera, come fanno presente dai gruppi parlamentari, sono già in gran parte ex. Come lo è ormai da tempo Alessandro Di Battista, distante dai firmatari ma non meno critico rispetto all’indirizzo impresso da Giuseppe Conte.

«Nessuna scissione", quindi, visto che si tratta di ex. Ma questo non toglie che sia ormai nell’aria la costituzione di un’altra forza a trazione grillina. Sfida difficile, quasi impossibile in assenza di Gianroberto Casaleggio. Ma che tuttavia seduce ormai espressamente la fronda anti contiana. Dall’altra parte invece il problema è la costruzione di una forza politica capace di reggere al confronto con il Pd in modo non subalterno. L’organizzazione dell’assemblea pianificata da Conte prevede tre fasi. Nella prima "iscritti e non iscritti, via web, inoltreranno i loro progetti, le possibili modifiche del regolamento". Nella seconda "approfondiranno le proposte 300 delegati rappresentativi della nostra comunità. Saranno estratti a sorte tra gli iscritti", selezionando in base a criteri di età, genere e residenza, dando più peso a giovani e donne. Infine, "sarà tutto messo ai voti in una assemblea di due giorni a cui parteciperanno gli iscritti e gli eletti del Movimento".

«Mi entusiasma l’idea di questo esperimento di democrazia partecipativa che sarà la nostra Assemblea Costituente e mi rassicura sapere che ci sarà un reale coinvolgimento di tutta la nostra comunità per affrontare tutti i nodi e immaginare il futuro del movimento in modo nuovo, che sono certa sarà come sempre rivoluzionario – scrive in una nota Facebook la Vice Presidente del Senato Maria Domenica Castellone –. Quello che però mi sento di dire è che non si devono toccare i principi fondanti del Movimento, e tra questi il limite ai mandati da portavoce".