Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Chi è Raffaele Fitto, ministro agli Affari europei e al Pnrr del governo Meloni

Passato da Forza Italia a Fratelli d’Italia, è stato governatore della Puglia e avrà competenze importantissime in questa contingenza storica

La voce di Giorgia Meloni in Europa avrà il tono di Raffaele Fitto, l’uomo che è stato scelto per il ruolo di ministro degli Affari europei e del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Conservatore, centrista e cattolico, a 65 anni Fitto è uno degli uomini più in vista del centrodestra: battezzato alla politica nella Democrazia cristiana, poi in Forza Italia e infine approdato in Fratelli d’Italia, da più vent’anni frequenta e conosce le istituzioni dell’Unione europea. Attualmente è europarlamentare nonché co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei riformisti europei.

Raffaele Fitto, futuro ministro degli Affari europei
Raffaele Fitto, futuro ministro degli Affari europei

Storia e vita politica

Nato a Maglie, in provincia di Lecce, il 28 agosto 1969, Fitto è laureato in Giurisprudenza. Si è avvicinato alla politica da giovani, a 19 anni, dopo la tragica morte del padre in un incidente stradale. Viene eletto con la Democrazia Cristiana assessore regionale al Turismo della Puglia e resta in carico fino alla dissoluzione del partito. Nel 1994 ha aderito al Partito Popolare Italiano e nel 1995 ai Cristiani Democratici Uniti, ricoprendo la carica di vicepresidente della Regione Puglia, con delega al Bilancio.

Viene eletto europarlamentare per la prima volta nel 1999, carica che lascerà nel 2000 per quella di presidente della Regione Puglia. In quell’occasione, vince le elezioni grazie al supporto del Polo per le Libertà di Silvio Berlusconi. Governerà la regione fino al 2005, quando verrà sconfitto da Nichi Vendola. Da allora, fino al 2013, sarà deputato in quota Forza Italia nonché due volte ministro per i rapporti con le regioni.

Nel 2014 verrà eletto per la seconda volta al Parlamento europeo. In quel periodo, si allontana da Berlusconi perché contrario al Patto del Nazareno e nel 2015 rompe con Forza Italia. A seguito del fallimento nella creazione di una lista centrista, si unirà a Fratelli d’Italia nel 2018 in vista delle elezioni europee del 2019, nelle quali sarà riconfermato europarlamentare.