Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Migranti Sea Watch, Conte: "Salvini dice no sbarchi? Manderò un aereo"

Il premier a Porta a Porta: "Accogliamo bimbi e donne. C'è un limite a politica di rigore". Ma il ministro non molla. Fonti Ue: "Soluzione vicina"

Giuseppe Conte ospite a Porta a Porta (LaPresse)

Giuseppe Conte ospite a Porta a Porta (LaPresse)

Roma, 8 gennaio 2019 - Il premier Giuseppe Conte apre all'accoglienza di "donne e bambini a bordo di Sea Watch e Sea Eye", perché "c'è un limite alla politica di rigore". Non solo, "è contrario a qualsiasi principio separare padri e figli". E se Salvini insiste con il no agli sbarchi, "vuol dire che non li faremo sbarcare, li prenderò con l'aereo e li riporterò", dice il presidente del Consiglio, dagli studi di 'Porta a Porta'. Il governo si sta muovendo proprio perché l'approdo sia a La Valletta. 

Per Conte si tratterebbe di "un intervento eccezionale". Per questo "non credo che la linea del Governo possa essere tacciata di incoerenza o mancato rigore. Credo che il sistema Italia possa sopportare poche donne e pochi bambini. Non saranno quattro persone in più a fare la differenza". Intanto Salvini non molla. Il ministro "non autorizza nessuno sbarco - fanno sapere fonti della Lega -. Chi lo farà se ne assumerà la responsabilità politica". 

Conte adotta dunque la linea di Di Maio (sbarco a Malta, e trasferimento dei più fragili in Italia), smorzando la politica dell'"accoglienza zero" di Salvini. Ma difende il vicepremier leghista dagli attacchi. "Salvini è una persona ragionevole, viene tacciato di razzismo e xenofobia ma non ho mai riscontrato nelle sue parole questi elementi''. Il premier rivendica poi la politica dell'immigrazione del governo. "Abbiamo ottenuto un drastico calo degli sbarchi, rispetto al 2017 più dell'80%. Ma se non c'è un meccanismo europeo condiviso sarà sempre un problema e diverrà sempre un'emergenza. Ci stiamo battendo per un meccanismo europeo per cui prima di individuare il porto, che non deve essere necessariamente quello più vicino, troviamo un meccanismo di gestione europeo e lo applichiamo di volta in volta''. 

LA REPLICA DI SALVINI - Il titolare del Viminale però non molla, come ci tiene a sottilineare sui suoi profili social con tanto di foglietto scritto a penna e fotografato. "Finché non si bloccano gli scafisti e chi li aiuta, continueranno a partire e morire migliaia di persone. In Italia si arriva con il permesso, io non cambio idea", sottolinea Salvini.

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TONINELLI - E sul caso interviene anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. "Quello che conta è che sbarchino a Malta perché la legge dice che devono sbarcare nel porto più vicino", dice a 'Cartabianca' su Rai 3 aggiungendo che l'Italia prenderà la sua parte. "Come abbiamo detto, saranno 10 donne e bambini, saranno 12, lo decideremo all'interno del Governo", spiega. Quanto alla posizione di Salvini, Toninelli risponde che "sarà una questione che porteremo all'interno del consiglio dei ministri".

SEA WATCH, SOLUZIONE VICINA - Intanto accelerano le trattative in Europa e, secondo fonti comunitarie, una soluzione al 'caso Sea Watch' sarebbe più vicina. Per sbloccare la situazione Parigi e Berlino sono pronte a ricevere 50 persone ognuna a patto che anche gli altri Paesi membri partecipino. In tutto i migranti da trasferire sono 298, compresi i 249 a Malta da dicembre. Altri 10 andrebbero in Portogallo, 6 in Olanda e 6 in Lussemburgo, e anche la Romania è pronta a riceverne qualcuno. L'Ue ipotizza di trasferire solo chi può avere asilo.

DECRETO SICUREZZA - Rispetto alla 'rivolta' dei sindaci e governatori che hanno deciso di non applicare il decreto sicurezza (come nel caso di Palermo) o che minacciano il ricorso alla Corte Costituzionale (vedi Rossi in Toscana), Conte sposa la linea ferma ma con toni morbidi. "Ho dichiarato che a mio avviso chi ha responsabilità nelle amministrazioni locali ha il vincolo, anzi l'obbligo di applicare le leggi. Il decreto sicurezza può non essere condiviso ma certamente non può essere disapplicato". Il percorso che passa attraverso la Consulta "è legittimo". Ma nel frattempo la norma va fatta rispettare. In ogni caso, secondo Conte,  "il rischio è che sul decreto sicurezza, entrato in vigore da poco, possa esserci qualche pregiudiziale ideologica, ma io arriverò al tavolo con l'Anci senza pregiudiziali. Con Salvini, che è persona ragionevole, ci confronteremo. Ma al momento non si segnalano problemi".