La premier Giorgia Meloni ha avuto ieri un breve bilaterale con il premier albanese Edi Rama. L’Albania è uno dei Paesi candidati a entrare nell’Unione europea, oltre che partner strategico sulla gestione dei migranti grazie all’accordo che ha portato alla costruzione di due centri Shengjin e Gjader. Un progetto difeso dalla premier ancora ieri in Senato. "Continuo a ritenere – ha detto la premier – che non è un caso se sul nostro modello c’è molta opposizione. Tra tutte le iniziative è quella che preoccupa i trafficanti di esseri umani" a cui "interessa solo fare soldi". Intanto oggi a margine del Consiglio europeo di Bruxelles si svolgerà un nuovo incontro dei paesi interessati a discutere informalmente nuove soluzioni per gestire l’immigrazione irregolare. È un secondo incontro, dopo quello che si è svolto all’ultimo vertice Ue di Bruxelles, in ottobre, per iniziativa dei capi di governo di Italia, Olanda e Danimarca, ma aperto a tutti gli altri colleghi disposti a partecipare. Questa volta, secondo quanto hanno riferito fonti dilomatiche a Bruxelles, a ospitare l’incontro sarà la delegazione olandese, mentre in ottobre era stata qualla italiana.
In quel caso avevano partecipato anche la Repubblica ceca, la Svezia, Cipro, la Grecia, la Polonia, Malta e l’Ungheria (presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue), più la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Al centro della discussione dovrebbero esserci, secondo le fonti diplomatiche, la nuova proposta legislativa sui rimpatri, che von der Leyen ha annunciato per il mese di marzo, e soprattutto la possibilità di utilizzare i trattamenti preferenziali nel commercio e la liberalizzazione dei visti con i Paesi terzi sicuri che rifiutano ancora di riprendersi i propri cittadini, emigrati illegalmente nell’Ue, a cui è stato rifiutato l`asilo e che dovrebbero essere rimpatriati".