Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Sos migranti, Ban Ki-moon: priorità è salvare vite. Renzi: con Onu e Ue non siamo più soli

I tre si sono incontrati sull'aereo che li portava sulla nave San Giusto, scelta dal premier come location per il vertice. Amnesty: "Rivedere le politiche di asilo"

Mogherini, Renzi e Ban Ki-moon sulla nave San Giusto (Ansa)

 Roma, 27 aprile 2015 - Colloquio in volo tra il segretario generale della Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, l'alto rappresentante per gli affari Esteri Ue, Federica Mogherini, e il presidente del consiglio Matteo Renzi sull'emergenza migranti nel Mediterraneo. Una foto mostra i tre a colloquio sull'aereo che li porta sulla Nave San Giusto, scelta da Renzi come location per il vertice. Renzi, Mogherini e Ban Ki-moon (Ansa)

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha espresso "le sue preoccupazioni sulla situazione degli immigrati nel Mediterraneo" e ha sottolineato che "le autorità devono focalizzarsi sul salvataggio delle loro vite". "Fermare i trafficanti di esseri umani per evitare una catastrofe umanitaria è un'assoluta priorità su cui contiamo di avere il sostegno delle Nazioni Unite", ha detto il premier rientrando dalla visita alla nave S.Giusto con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. "Prima l'Italia era sola a fronteggiare il tema dell'immigrazione nel Mediterraneo: ora l'intera comunità internazionale è consapevole che si tratta di un problema globale e non di una questione che riguarda un Paese", ha aggiunto Renzi. La presenza di Ban Ki-Moon e Federica Mogherini, rappresentanti dell'Onu e dell'Ue, "oggi è un segno importante" sottolinea il premier.

"Non può essere un solo Paese, come l'Italia, ad avere tutta la responsabilità. Io auspico una leadership dell'Unione Europea", afferma poi Ban Ki Moon, che aggiunge: "Come Onu siamo pronti a lavorare con voi. Innanzitutto dobbiamo fermare e impedire il traffico di esseri umani. Io apprezzo il vostro duro lavoro, nonostante le limitate risorse a disposizione. Solo il vostro impegno e il vostro duro lavoro possono gestire la situazione". "Va anche trovata - prosegue Ban - una soluzione politica per la Libia e per l'instabilità politica in nord Africa. Io conto sulla leadership della Ue". Ban ha ringraziato Renzi e Mogherini per la loro "leadership" sul tema degli immigrati nel Mediterraneo. "L'instabilità politica, in particolare nel Nordafrica - dice Ban - ha trasformato questo mare in un'area di lacrime e tristezza. E' la peggior crisi umanitaria dai tempi della seconda guerra mondiale".

"Con il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi per iniziare un più stretto coordinamento per salvare vite e combattere il traffico" di esseri umani, ha scritto su Twitter l'alta rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini

BAN DAL PAPA -  Ban Ki-moon sarà domani mattina in Vaticano, dove avrà un incontro con papa Francesco. E anche qui il tema immigrazione trattato oggi col governo italiano e la responsabile della politica estera europea dopo le ultime tragedie del mare - argomento che sta particolarmente a cuore al Pontefice - non potrà non entrare nel colloquio, con in più uno speciale focus sulla questione ambientale, al centro di un workshop in Vaticano in cui Ban sarà tra i principali relatori.

L'APPELLO DI AMNESTY - Amnesty International ha dichiarato che il viaggio di solidarietà di Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, e di Federica Mogherini, alta rappresentante dell`Unione europea per gli affari esteri e le politiche di sicurezza deve spingere i governi europei a estendere l`area di competenza dell`operazione Triton e a rivedere le politiche in materia d`asilo e immigrazione per poter arginare la crisi umanitaria in atto nel Mediterraneo.

Il 26 aprile una delegazione di Amnesty International è rientrata dalla Sicilia, dove ha raccolto - sia sull`isola principale che a Lampedusa - le dirette, sconvolgenti testimonianze di sopravvissuti ai recenti naufragi e ha incontrato le autorità locali, le quali hanno espresso indignazione per il modesto impegno dei leader europei rispetto alle operazioni di ricerca e soccorso in mare.  I delegati dell`organizzazione per i diritti umani hanno assistito, durante l`ultimo fine settimana, all`approdo di oltre 300 migranti nel porto siciliano di Augusta a bordo di un vascello della Marina italiana. Si teme che quest`anno già 1700 persone siano morte in mare, un numero 100 volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2014.

Fino a quando Triton non coprirà l`area della precedente operazione italiana Mare nostrum, che si estendeva fino alle zone del Mediterraneo dove si verifica la maggior parte dei naufragi, ulteriori vite verranno perse in mare.  Il 22 aprile, Amnesty International ha pubblicato un documento intitolato "L'Europa affonda nella vergogna. Il mancato soccorso di rifugiati e migranti in mare", con cui chiede ai governi europei di adottare misure immediate ed efficaci per porre fine alla catastrofe in corso nel Mediterraneo, in cui sono morti migliaia di migranti e rifugiati.