Roma, 10 dicembre 2023 – Riparte il braccio di ferro tra governo italiano e Ue su Mes e Patto di Stabilità. Dopo le parole distensive del vicepremier Tajani al nostro giornale (“La direzione è quella giusta”), è la Lega a tenere il nervo scoperto: “Vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes”, dice il capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari, ospite del Caffè della Domenica di Maria Latella a Radio 24. “Il Patto di Stabilità è lontano dall’essere concluso”, aggiunge.
La partita sul Mes sembra probabilmente indirizzata verso un nuovo rinvio, l’ennesimo. “Le spiego perché: il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario ma esistono provvedimenti che vengono prima”. Molinari non si nasconde: “La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni di Meloni in merito”.
Poco dopo interviene sulla questione anche il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. Il Meccanismo Europeo di Stabilità “è un pezzo di ragionamento ampio, andrei per ordine, vediamo in questo consiglio Ue cosa si definisce: non può essere visto in modo autonomo”, dice a ‘In mezz’ora’ su Rai3. “Il consiglio Ue deve affrontare le modifiche del bilancio Ue, e dossier rilevantissimi – spiega -. Abbiamo la trattativa sul patto di Stabilità, le cose vanno raccordate. Pensare che ci sia una discussione a parte che non tenga conto di queste due cose non ci convince”.
Italia Viva
Sulla gestione dell'affaire Mes è soprattutto Italia Viva ad avere parole di fuoco nei confronti del Governo. "Mentre Giorgia Meloni continua a giocare a nascondino sul Mes, la sua maggioranza, come al solito, si divide. È uno spettacolo indecente”, dice Davide Faraone, capogruppo di Italia viva alla Camera. “Basta pagliacciate, venite in Aula e fate decidere il Parlamento” sul Mes, rincara il deputato di Iv, Luigi Marattin.