Venerdì 20 Dicembre 2024
ROBERTO BRUNELLI
Politica

Meloni-von der Leyen, patto rafforzato. Dall’Europa un miliardo all’Egitto

Piano Mattei e lotta al traffico di migranti i temi al centro del bilaterale a Bruxelles: sul tavolo anche auto e agricoltura. La presidente della Commissione: "Ue più vitale sulla scena globale". Da Trump nuove minacce sui dazi

Bruxelles, 21 dicembre 2024 – "Con Giorgia Meloni abbiamo discusso della necessità di dare nuova vitalità al ruolo dell’Europa sulla scena globale". Parola di Ursula von der Leyen, che ha incontrato la premier italiana a sorpresa dopo il Consiglio europeo, sull’onda più alta della convergenza di crisi che l’Ue si trova a dover affrontare: ovviamente l’Ucraina, ma anche il fronte commerciale, con Donald Trump che è tornato ad agitare sul Vecchio Continente. Ma intanto i temi discussi dalla numero uno d’Europa insieme alla presidente del consiglio nel bilaterale che non era stato precedentemente annunciato ("solo un errore tecnico", s’affretta a spiegare Bruxelles), sono stati innanzitutto quelli dei migranti e della devastante crisi dell’auto che attraversa diagonalmente tutta l’Ue.

La premier Giorgia Meloni con Ursula von der Layen
La premier Giorgia Meloni con Ursula von der Layen

Non è certo la prima volta che si parla di un fil rouge tra Ursula e Giorgia. Dopo circa un’ora di colloquio, è una nota di Palazzo Chigi a riferire che le due leader "hanno concordato di rafforzare ulteriormente la collaborazione e la complementarietà tra il Piano Mattei italiano per l’Africa e la strategia europea del "Global Gateway". E con un post su X Von der Leyen ha poi sottolineato che l’intesa è volta a "creare più partenariati e alleanze che contribuiscano alla nostra prosperità" e che si è anche "discusso della necessità di intensificare la lotta al traffico dei migranti". Le ultime questioni sul tavolo, "le prospettive del settore automobilistico nel contesto del percorso di transizione ambientali" e le "forti preoccupazioni del settore agricolo" a fronte dell’accordo Ue-Mercosur.

Ecco, è proprio la competitività europea il punto dolente, vieppiù in una giornata che segna pure i nuovi fuochi d’artificio di Donald Trump: "L’Unione europea – tuona il tycoon su Truth Social – deve controbilanciare l’enorme deficit commerciale con gli Usa con acquisti su larga scala del nostro petrolio e gas. Altrimenti, saranno dazi senza fine". Un nervo scopertissimo per l’Europa alla luce delle crisi contemporanee di Stellantis, Vw & co. Per dire, la società di consulenza Kearney si è fatta due conti: gli ipotetici dazi americani sulle importazioni di auto europee negli Usa potrebbero costare all’industria delle quattro ruote ben 25mila posti di lavoro.

Infine, la giornata europea è caratterizzata dal prestito di un miliardo di euro concesso all’Egitto "a seguito dell’adempimento delle condizioni politiche concordate con l’Ue nell’ambito dell’assistenza macrofinanziaria in corso". L’idea, spiegano le fonti, è di aiutare il Cairo a "coprire parte del suo fabbisogno di finanziamento per l’anno fiscale 2024/2025", sostenendo al contempo il programma di riforme egiziano nel settore pubblico, nella sicurezza sociale e nella transizione verde. Il punto è che l’economia dell’Egitto ha cominciato a riprendere quota all’inizio dell’anno, dopo l’annuncio del sostegno di Fmi e Ue, ma continua a soffrire i contraccolpi dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Lo scorso marzo, all’alba dell’accordo con il Cairo sui migranti, Meloni aveva chiarito che sull’uccisione di Giulio Regeni "la posizione dell’Italia non cambia". A fronte del prestito Ue, c’è chi si è chiesto se il caso del ricercatore ucciso sia stato nominato nell’incontro con Frau Ursula.