Roma, 6 dicembre 2023 - Giorgia Meloni a tutto tondo intervistata a Rtl 102,5 per Non stop News. Due, anzi tre, accenni personali nella serie di domande che spaziano dal salario minimo alla manovra al rapporto tra politica e giustizia. I primi due sono sul filo della battuta autoironica, il terzo è più intimistico. Riguardo alle vicende personali che l’hanno suo malgrado coinvolta dice: "Beh, diciamo che delle volte si è parlato senza pietà delle mie questioni personali... Però, alla fine, elmetto in testa e si combatte". Più 'leggero' il passaggio in cui il presidente del Consiglio osserva sorridendo che "di segreti su di me ne sono rimasti pochi, visto che la mia vita ormai è tutta in piazza...". Decisamente autoironico il commento alla nuova classifica, quella di Forbes, che la piazza ai vertici come donna di potere nel mondo: "... si figuri come siamo messi...".
Salario minimo
Poi i temi politici. “La bagarre alla Camera? Un pò sorrido, M5s, Pd ci dicono che il
salario minimo è l'unica cosa che va fatta in Italia ma in dieci anni al governo non l'hanno fatta, e mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di cinque euro all'ora come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata. Bisognerebbe essere un pò coerenti”.
Premierato
“Certe critiche” al disegno di legge sul premierato “dimostrano che non si sa che cosa dire su questa riforma, perché noi non abbiamo toccato i poteri del presidente della Repubblica. Abbiamo volutamente lasciato inalterato il valore e il ruolo del presidente della Repubblica, in questo caso di Sergio Mattarella, che è una figura che sicuramente per gli italiani rappresenta un assoluto punto riferimento”. Lo ha detto la premier Giorgia
Meloni ospite di Non Stop News, su Rtl 102.5. Chi contesta la riforma, era “abituato a fare il bello e cattivo tempo facendo e disfacendo il governo nei palazzi”.
Manovra
"La manovra è stato un lavoro difficile - continua la premier – . A farle quando ci sono i soldi sono buoni tutti...”. “Noi partivamo da una situazione molto complessa, per mettere due numeri in fila: abbiamo 13 miliardi in più di interessi sul debito per l'aumento dei tassi della Bce e 20 miliardi di crediti superbonus - ha notato -. Partivamo con 33 miliardi, ciononostante abbiamo fatto una manovra da 28 miliardi, concentrando le risorse su poche grandi priorità, come la difesa del potere d'acquisto delle famiglie, il mantenimento del cuneo contributivo, abbiamo iniziato la riforma fiscale accorpando le prime due aliquote, e adeguato le pensioni, particolarmente quelle più basse sulla sanità, con un aumento che lo porta al massimo storico. E ci siamo anche occupati di famiglia e natalità”.
Giulia
E infine sui femminicidi. “La giornata di ieri", con il funerale di Giulia Cecchettin, "nella tragedia può rappresentare una svolta". "Le leggi, gli strumenti ci sono per difendere le donne - ha aggiunto -. Noi siamo libere, non è normale aver paura di un uomo che dice di amarti: chiamate il 1522 se avete paura, qualcuno vi può aiutare".
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