Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Meloni sul caso Santanchè: “Riflessione in corso, rinvio a giudizio non è motivo di dimissioni”

La presidente del Consiglio a Gedda: “Santanchè faccia una valutazione”. Almasri è stato riportato in Libia per ragioni di sicurezza. Non è stato liberato su disposizione del governo, daremo e chiederemo chiarimenti alla Corte penale internazionale”. E sulla nave scuola Amerigo Vespucci: “Orgoglio delle nostre forze armate”

Roma, 25 gennaio 2025 – La premier Giorgia Meloni a Gedda, in Arabia Saudita, all’ombra della nave scuola Amerigo Vespucci, non si è sottratta alle domande, a cominciare dal ‘caso Santanchè’. “C’è una riflessione che deve tenere conto del quadro generale in un clima assolutamente sereno. Non credo che un rinvio a giudizio sia per esso stesso motivo di dimissione. Penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente”.

“Il ministro Santanchè faccia una valutazione”

Ma il cuore del ragionamento della premier è nella riflessione successiva: “La valutazione che semmai va fatta è quanto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro. E questo è quello su cui in questo momento non ho le idee chiare”, questa è una valutazione “che forse deve fare soprattutto il ministro Santanchè”.

La presidente del Consiglio sottolinea dunque di non essere arrivata a conclusioni. La riflessione è in corso. Ma “nessun braccio di ferro o imbarazzo”, tiene a precisare. “Penso che la incontrerò, non ho avuto l'occasione perché ho avuto giornate pienissime. Non era una mia priorità rispetto alle cose di cui mi sto occupando”. Meloni aggiunge anche. “

La premier Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni

Il caso Almasri e le richieste di chiarimenti

Prima di salire sulla Nave Vespucci, la premier ha ripetuto la linea del Governo – già espressa dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – anche sul caso Almasri. Che, ha ribadito, "è stato riportato in Libia per ragioni di sicurezza. Non è stato liberato su disposizione del governo, non è stata una nostra scelta. Daremo e chiederemo chiarimenti alla Corte penale internazionale".

Sul secondo punto Meloni è stata molto diretta: “Devono chiarire – ha dichiarato - perché la Procura della Corte ci ha messo mesi a spiccare il mandato di arresto ed è stato spiccato quando aveva già attraversato almeno 2-3 nazioni europee. Anche io chiederò chiarimenti alla Cpi, e penso e spero che tutte le forze politiche vogliano darci una mano”.

L’operazione di Mps su Mediobanca

Quanto all’”operazione di Mps su Mediobanca è un’operazione di mercato” e “noi dobbiamo essere orgogliosi del fatto che Mps, banca più antica del mondo, per anni vista dai cittadini e dalla politica solo come un problema da risolvere, oggi è una banca perfettamente risanata che avvia operazioni ambiziose. Penso che questo ci debba rendere tutti quanti orgogliosi per il lavoro che abbiamo fatto su Monte dei Paschi”, ha sottolineato Meloni.

La nave scuola Amerigo Vespucci

La premier ha elogiato con grande convinzione anche la missione della nave scuola Amerigo Vespucci, che “non è mai stata solo una nave scuola, la Signora dei Mari, orgoglio delle nostre forze armate. È stata molto di più. Simbolo di storia, di sapienza, tradizione e innovazione. È una straordinaria ambasciatrice d’Italia, come questo tour mondiale ha dimostrato molto bene ancora una volta. È una scuola di Italia” che “racconta i valori e la cultura di cui noi siamo portatori. Racconta il coraggio e la dedizione di cui siamo capaci”. La nave scuola è partita da Genova il 1° luglio 2023 per un tour mondiale in cui ha già toccato 5 continenti (30 Nazioni e 35 porti). Il Tour della “Signora dei Mari” si concluderà a Genova il 10 giugno, in concomitanza con la Giornata della Marina.