Giovedì 30 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Meloni: “Indagarmi un danno alla nazione. Se i giudici vogliono governare si candidino”

La premier sul caso Almasri: “Non intendo mollare di un millimetro, finché gli italiani sono con me”. La replica dell’Anm: “I politici non facciano i magistrati”. Le opposizioni intensificano il pressing

Roma, 30 gennaio 2025 – "Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo all'estero non è la stessa cosa". E’ una Giorgia Meloni di fuoco quella che interviene all'evento La Ripartenza, organizzato dal giornalista Nicola Porro a Milano, parlando della vicenda Almasri per la quale è finita nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato - insieme ai ministri della Giustizia Carlo Nordio, dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano – a seguito del rimpatrio del comandante libico.

"Quello che sta accadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità e questo mi manda ai matti".

Approfondisci:

Caso Almasri, il costituzionalista Cassese: “C’è l’obbligo dell’azione penale. Ma il pm deve fare una valutazione”

Caso Almasri, il costituzionalista Cassese: “C’è l’obbligo dell’azione penale. Ma il pm deve fare una valutazione”
 --ALMASRI. MELONI: ATTO POLITICO, FINIRE SU FINANCIAL TIMES
La premier Giorgia Meloni

E ancora: "Alcuni giudici vogliono governare. Il problema è che se io sbaglio gli italiani mi mandano a casa, se sbagliano loro non succede niente. Se alcuni giudici vogliono governare si candidino alle elezioni", osserva il presidente del Consiglio.

"Agli italiani dico: finché ci siete voi ci sono anche io. Non intendo mollare di un millimetro, finché gli italiani sono con me".

E insiste sull'avviso ricevuto dalla Procura di Roma: "Era chiaramente un atto voluto. Io penso che a chiunque nei miei panni, di fronte a questa vicenda cadrebbero un po' le braccia". 

Non si è fatta attendere la replica dell’Anm. “I magistrati non fanno politica, sarebbe auspicabile che i politici non provassero a sostituirsi ai magistrati, lasciando loro il compito istituzionale di esaminare e valutare gli atti processuali senza impropri condizionamenti". Così il segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati Salvatore Casciaro. 

A seguito del video messaggio di circa 15 minuti in cui la premier ha attaccato i giudici e ha definito un danno d'immagine per l'Italia all'estero "l'atto voluto" dal Procuratore della Repubblica, Francesco Lo Voi, le opposizioni hanno intensificato il pressing. 

Dal Partito Democratico al Movimento Cinque Stelle, passando per Più Europa e Alleanza Verdi e Sinistra, il coro unanime chiede alla premier di presentarsi nella aule del Parlamento per spiegare. E questo dopo la protesta delle opposizioni che, a fronte della mancata informativa del governo sul caso Almasri, hanno chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori dell'Aula della Camera fino a martedì 4 febbraio, quando è prevista una nuova riunione dei capigruppo. "Della vicenda Almasri, un trafficante di esseri umani, un torturatore che il governo ha liberato e riaccompagnato a casa, Giorgia Meloni dovrebbe riferire al Paese nelle sedi istituzionali e non ai propri follower", dice Elly Schlein riferendosi alla platea di Ripartenza: "E invece oggi, come ieri, Meloni continua ad attaccare i giudici e a fare dirette sui canali social. Il Parlamento, non Instagram, è il luogo in cui le opposizioni hanno chiesto alla Presidente del Consiglio di chiarire il suo operato, ma continua a evitarlo, a scappare", aggiunge la segretaria del Pd. "Meloni non sei sopra la legge. Sei in una democrazia. Ricomponiti", è il richiamo di Giuseppe Conte durante una diretta social.