Martedì 17 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Meloni in Senato sull’amicizia con Musk: “Parlo con tutti ma non prendo ordini da nessuno”

La premier ha replicato alle accuse dei senatori Monti e Malpezzi prima di soffermarsi sulla sua idea di Europa: “Deve essere forte, occuparsi di meno cose e farle meglio”. Poi la difesa di Salvini e delle scelte del governo in tema di automotive

Roma, 18 dicembre 2024 – “Non so che film abbiate visto... Credo che ci dobbiamo capire su una differenza fondamentale tra me, noi e quello che abbiamo visto nel corso degli anni. Io posso essere amica di Elon Musk e essere nello stesso momento il premier che per prima regola l'attività dei privati nello spazio. Ho buoni rapporti con un sacco di gente ma non prendo ordini da nessuno". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, replicando in Senato dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo e rispondendo alle critiche di Mario Monti sul rapporto con Musk.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Meloni: “Guardo solo l’interesse nazionale”

"Su Musk – ha aggiunto la premier –, da anni provo a spiegare che c'è un problema se ci sono concentrazioni economiche, grandi piattaforme con un fatturato in alcuni casi maggiore di alcuni stati nazionali, che agiscono senza regole. Tutte le volte che l'ho detto mi dicevate che ero sovranista. Ora è successo, lo dico ai senatori Monti e Malpezzi, che la prima di queste persone ha idee diverse da quelle di un mainstream che negli anni andava bene perché difendeva altre idee. Il problema si è posto all'indomani del sostegno di Musk a Trump, ma nessuno ha detto una parola fino a che Musk sosteneva il Partito Democratico. Io non ragiono così. Io non consento ingerenze a nessuno, guardo sempre e solo l'interesse nazionale, però sono felice che anche voi siete diventati sovranisti”.

Solidarietà a Salvini

La premier ha quindi difeso il suo vice Matteo Salvini che rischia il carcere per "aver difeso i confini nazionali", nel processo Open Arms. "Condivido le parole del senatore Dreosto sul ministro Salvini a cui va la solidarietà di tutto il governo". E' quindi scattato un applauso nell'emiciclo.

Sempre in tema dei migranti, Meloni ha difeso la scelta dei centri in Albania. "Continuo a ritenere che non sia un caso se il protocollo con l'Albania è così contestato – ha detto –. Penso che quello che vedo io lo vedano in molti, è tra tutte le iniziative quella che preoccupa di più i trafficanti, a loro interessa solo fare soldi, riescono a farsi pagare delle somme con la promessa di arrivare in Europa, esistono addirittura dei dépliant per questo. Tutti capiscono cosa significhi dover pagare quella somma ai trafficanti senza avere la garanzia di arrivare in Ue. Per questo lo considero un modo molto efficace di combattere la mafia del mare, dico 'aiutateci a combattere la mafia' perché questo governo lo sta facendo efficacemente".

Europa: “Deve fare meno cose e farle meglio”

Meloni ha poi ringraziato il presidente della Repubblica per aver “detto ieri la stessa cosa" che aveva fatto la premier, e cioè che la politica non si fa con le categorie "amico-nemico", se si ragiona così "l'Europa è già morta e io non la voglio uccidere". Meloni ha poi parlato della sua visione di Europa. “Voglio un'Europa più forte, penso che il problema è stato che l'Europa non ha avuto più chiara la sua missione, ha scelto una maggiore regolamentazione al posto di quella chiarezza. Il tema è che l'Europa deve occuparsi di meno cose e farle meglio, deve fare le cose che gli stati nazionali non possono fare. Questa resta la mia idea di Unione europea, io vedo il mondo a modo mio. Sono cose su cui bisogna confrontarsi", aggiunge Meloni. Poi, rivolta al Pd afferma: "Per voi chiunque ha una idea diversa dalla vostra è impresentabile".

Automotive: "Tanti paesi ci stanno seguendo”

Passando poi al tema dell’automotive, la premier si è detta soddisfatta e ottimista perché “sono già molti i Paesi che ci stanno seguendo, bisogna continuare a lavorarci con pragmatismo e serietà. Non dobbiamo dirci quanto l'automotive sia in crisi in Italia e tutta Europa, come ho detto all'assemblea di Confindustria, dobbiamo fare una riflessione su come stanno mutando i consumi nella nostra società. Siamo cresciuti in un mondo in cui l'auto definiva lo status sociale, ora non è più così. Quando cambiano i consumi, perché ci sia un'offerta efficace occorre che ci sia anche la domanda".