Giovedì 21 Novembre 2024
GIOVANNI ROSSI, inviato a Caivano
Politica

Meloni a Caivano: "Bonificheremo il quartiere da criminalità e droga". L’abbraccio con don Patriciello

Visita della Presidente del Consiglio nella zona teatro dello stupro di gruppo su due bimbe di 10 e 12 anni. Ad accoglierla qualche contestatore e gli attivisti di FdI. Lei: siamo al lavoro, vedrete presto i frutti.

Caivano (Napoli) – Parco Verde sogna la rinascita. La sogna, sì, anche se forse non ci crede, viste le delusioni patite in 35 anni. A una settimana dalla notizia delle inchieste della procura dei minori di Napoli e della procura di Napoli Nord per lo stupro di due bambine di 12 e 10 anni, dalla più estesa piazza di spaccio in Europa arriva un segnale di ricostruzione. "Siamo qui perché si è consumato un fallimento dello Stato. Siamo qui per agire e metterci la faccia. Una bonifica radicale", promette Giorgia Meloni a trenta metri di telecamere lungo il gazebo dell’Istituto ’Francesco Morano’, un pezzo di Scandinava (compreso il tetto blu Ikea) in un’area di assoluto degrado. La presidente del Consiglio, venuta con mezzo governo a offrire rigenerazione dopo l’invito di don Maurizio Patriciello, sente la profondità della sfida. "Siamo qui per esprimere la solidarietà alle vittime di un atto disumano". Stop alle "zone franche", "alle tante Caivano d’Italia".

Meloni a Caivano  "Bonificheremo il quartiere  da criminalità e droga"  L’abbraccio con don Patriciello
Meloni a Caivano "Bonificheremo il quartiere da criminalità e droga" L’abbraccio con don Patriciello

Le minacce alla premier per l’abolizione del reddito di cittadinanza non trovano seguito. Al Parco Verde, davanti a San Paolo Apostolo, si formano solo due tifoserie mattutine. A sinistra stanno ingioiellate e truccate le fan di Giorgia e i militanti di Fratelli d’Italia arrivati a controbilanciare eventuali ultrà grillini. "Dobbiamo mobilitarci. Le persone devono sembrare cittadini qualunque che accolgono Giorgia festanti", indica un Whatsapp rivelatore. A destra finiscono in favore di telecamera alcuni contestatori del Parco Verde che, invece, per la quasi totalità, resta con le serrande chiuse. Giuseppe: "Ringraziando Iddio, mio padre era comunista. E poi adesso abito a Modena. Ma sono scandalizzato dall’accanimento su Parco Verde". Segue prova catastale: "Gli stupri, protagonisti e sede, sono delle case Iacp. C’è un muro che ci separa. Il Bronx sta lì". All’arrivo del corteo blindato della premier, sale il grido: "Parli con noi. Non siamo qua da prima di don Patriciello". "L’Italia dà i soldi all’Ucraina. E alla Campania?". Marco: "Il Pnrr non lo vediamo proprio. Sbagliato abolire il reddito". "Qui – aggiunge – il 20% di Parco Verde campa con la droga e l’80% è onesto. Ora anche l’80% onesto è nei guai".

"Anche lavorare è un lusso con la benzina quasi a 3 euro al litro, mentre in Parlamento si aumentano i vitalizi", denuncia Enzo. "Reddito, reddito", sale il coro quando, uscita dalla parrocchia, la premier parte per andare da Eugenia Carfora, preside dell’efficientissimo Ic Morano. Visita alla scuola e comitato provinciale dell’ordine pubblico. Don Patriciello battezza la svolta: la visita "è andata come meglio non poteva", la premier "ha preso degli impegni e noi le crediamo: abbiamo un desiderio grande di applaudire, ma se le promesse non verranno mantenute sapremo anche fischiare. Abbiamo affrontato anche il discorso della pornografia. È necessario oscurare i siti porno ai minori. Del resto se anche Rocco Siffredi è d’accordo...".

La premier ringrazia "l’uomo e il sacerdote straordinario". Poi si spende con forza: "Le direttrici sulle quali intendo coinvolgere l’intero governo sono principalmente due: la prima è la fermezza dello Stato contro la criminalità, l’illegalità e la droga; la seconda è dotare questo territorio di servizi". Segue elenco: "Venti insegnanti in più nelle quattro scuole di Caivano e tempo pieno pomeridiano. Bonifica dell’ex centro sportivo Delphinia (ndr, luogo degli stupri) a cura del Genio militare, riqualificazione affidata a Sport e Salute e gestione alle Fiamme Oro". Costo dieci milioni, inaugurazione a "primavera 2024". E poi, "con altri 12 milioni in tre anni, una biblioteca e una sala multimediale". Infine: più forze dell’ordine e strenuo controllo del territorio. "Vedrete presto i frutti", è l’ambiziosa rassicurazione.