Venerdì 19 Luglio 2024
ELENA POLIDORI
Politica

Ue, Maurizio Gasparri (FI): "Spero che il no di Meloni non danneggi il Paese"

L’analisi del capogruppo azzurro a Palazzo Madama dopo la mossa di FdI: “Siamo un Paese fondatore dell’Europa unita, dobbiamo far pesare la nostra opinione”

Maurizio Gasparri

Maurizio Gasparri

Roma, 19 luglio 2024 – Maurizio Gasparri (Forza Italia), come giudica la mossa dei meloniani di non votare Ursula von der Leyen?

"Credo che Lega e FdI abbiano una casa naturale in Europa, avrebbero potuto tranquillamente votare per far pesare di più il loro ruolo e il loro peso. Meloni è una delle personalità più autorevoli a livello di governo di un Paese europeo e internazionale, poi il Ppe è il primo gruppo in Europa e ha espresso la presidente del Parlamento. E comunque von der Leyen alla fine è stata eletta".

Ma il voto negativo avrà ripercussioni sull’Italia?

"Non lo condivido, come ho detto, è una loro decisione, ma credo che sarebbe stato più utile per l’Italia e per la Commissione europea votare a favore. Che non implica essere a favore su tutto quello che la Commissione farà, noi di Forza Italia siamo stati contro la delibera sulla casa perché la riteniamo folle, quindi non è che se uno non vota un provvedimento esce dalla maggioranza, le maggioranze si formano sulle singole direttive. Sarebbe stato meglio votare, quindi, ma non entriamo nelle dinamiche altrui e questo non ha ripercussioni né sul governo italiano né su quello europeo, ma dobbiamo fare massa critica, l’aereo su cui viaggiamo è questo…".

L’Italia ha una procedura d’infrazione. Ci saranno conseguenze secondo lei?

"Le procedure d’infrazione si risolvono o con una condanna o con un accordo; più ti metti di traverso, più rischi. Per fortuna c’è Forza Italia dentro il Ppe che sta dentro questi meccanismi, ma mettersi in disparte rispetto a questo convoglio europeo è sbagliato. Noi abbiamo bisogno di muoverci nella nostra dimensione europea. Non potremmo mai fare da soli, isolandoci".

Avrà ripercussioni sul governo questa differenza di voto in Europa?

"Assolutamente no. Io però mi sarei aspettato un atto di coraggio nel voto di Meloni, una sorta di investimento dove però marcare la libertà di dire no a provvedimenti che non piacciono. Ma io non sono Meloni che invece, con tutta evidenza, ha avuto paura che la Lega le dicesse quello che dice a noi in queste ore, ossia noi non abbiamo votato perché quelli stanno con i socialisti… Insomma, signori, il volo su cui stiamo viaggiando tutti è quello dell’Europa, se uno vuole scendere scelga un altro posto a cui aderire. Noi invece stiamo saldamente in Europa dove l’Italia è un Paese fondatore, bisogna stare dentro e far pesare la nostra opinione, non è che si può stare in campagna elettorale permanente, si difendono di più gli interessi dell’Italia stando dentro i meccanismi europei che standone fuori. Mi auguro che invece questo voto non danneggi l’Italia, nell’attribuzione delle deleghe. Noi siamo i patrioti in Europa, mentre loro hanno votato contro giocando su una logica di meccanismo di consenso interno, quando le elezioni sono tra tre anni e sarà giudicato l’esito dell’azione di governo del centrodestra. Stare dentro ci consente di incidere su prospettive, investimenti, fondi e soldi, quindi sulla prospettiva di governo".