Domenica 29 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Matteo Salvini e il Viminale nel cuore: “Ne parlerò con Giorgia”. Ma Fazzolari: “Rimpasto? Non è all’ordine del giorno”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma e fedelissimo della premier Meloni smentisce i rumors. Ma il ministro dei Trasporti non molla

Roma, 28 dicembre 2024 – Matteo Salvini ha lasciato il cuore al Viminale, confida. E così le voci di rimpasto irrompono nello sprint finale della manovra al Senato. Quelle voci, a dire il vero, non si sono mai fermate, da quando il vicepremier e ministro dei Trasporti è stato assolto nel processo Open Arms. 

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi

I rumors di una superclausola

Così, mentre è in corso la discussione sulla fiducia a Palazzo Madama, si rincorrono i rumors su una ‘super clausola’ che vincolerebbe i partiti della coalizione di maggioranza a non cambiare caselle di governo, impedendo ai ministri di ricoprire incarichi già svolti in passato, come appunto Salvini agli Interni.

Le smentite (anche di Fazzolari)

Il primo, oggi, a smentire l’ipotesi di un rimaneggiamento della squadra di Palazzo Chigi - caldeggiata in particolare dalla Lega nei giorni scorsi - è il presidente dei senatori di Fi Maurizio Gasparri (“non vedo le ragioni per parlare di rimpasto e per procedere a cambiamenti, a meno che non ci siano promozioni come è accaduto nel caso di Raffaele Fitto”) seguito dal capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan (“non vediamo la necessità di un rimpasto”).

A spegnare le indiscrezioni ci pensa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo della premier Giorgia Meloni. Una super clausola anti-rimpasto “non è all’ordine del giorno, non se ne è mai parlato”, assicura il braccio destro della leader di Fratelli d’Italia, smentendo in particolare i boatos su un eventuale trasloco del segretario leghista alla guida del ministero dell’Interno: “Non c’è preclusione su nulla, ma di rimpasto - precisa - non si è mai parlato. Il rimpasto si fa quando l’attività del governo ne trarrebbe giovamento, ma ad oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza”. Per Fazzolari “Piantedosi è un ottimo ministro, così come Salvini al Viminale sicuramente farebbe molto bene ma ad oggi - ribadisce - non c’è alcuna esigenza di rimpasto”.

Le parole del vicepremier Salvini

Ma il capo della Lega, fermato dai cronisti fuori Palazzo Madama, rilancia: “Siamo tutti nelle mani del buon Dio. Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso discretamente. Adesso l’assoluzione” per il processo Open Arms “toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva ‘Salvini non può occuparsi di immigrazione perché sotto processo’. Ho tante cose da portare avanti al ministero dove sono, ma occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello e importante”. Il vicepremier ribadisce il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (“ha tutta la mia stima e la mia fiducia”) ma non ‘molla’ la presa: “Ragioneremo sia con Giorgia che con lui”.  Anche perché, ha confidato ai cronisti, “quando uno fa il ministro dell’Interno e si occupa della sicurezza degli italiani per una volta nella vita, gli rimane dentro per sempre”.