Mercoledì 29 Gennaio 2025
REDAZIONE POLITICA

Mattarella: "Shoah è virus pronto a risvegliarsi. No a riproposizione di falsi documenti"

Il presidente nel Giorno della Memoria esorta gli italiani a combattere "odio, antisemitismo, razzismo e negazionismo" e fa riferimento alla riproposizione del protocollo dei Savi di Sion

Sergio Mattarella al Quirinale durante la cerimonia "Le donne della Shoah" (Ansa)

Roma, 24 gennaio 2019 - Nel giorno della memoria, il presidente Sergio Mattarella usa parole forti per ricordare la Shoah: "Quel male alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentino le condizioni".

Ma c'è un punto, del discorso del capo dello Stato, destinato a far discutere: "La riproposizione di simboli, di linguaggi, di riferimenti pseudo culturali, di vecchi e screditati falsi documenti, basati su ridicoli teorie cospirazioniste - attacca Mattarella - sono tutti segni di un passato che non deve in alcuna forma tornare e richiedono la nostra più ferma e decisa reazione". Un evidente riferimento alla riproposizione, da parte del senatore del Movimento 5 stelle Elio Lannutti, del Protocollo dei Savi di Sion, che nei giorni scorsi aveva provocato la dura reazione della Comunità ebraica. (Alla fine Lannutti si è scusato per il suo tweet sulle "Banche controllate dai Savi di Sion" e ha assicurato: "Non sono mai stato antisemita")

In un altro passaggio, il capo dello Stato ricorda: "Quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso - dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra - la storia spalanca le porte alle più immani tragedie". E sottolinea: "Noi italiani abbiamo il dovere morale di combattere, senza remore e senza opportunismi, ogni focolaio di odio, di antisemitismo, di razzismo, di negazionismo, ovunque esso si annidi. E di rifiutare, come ammonisce sempre la senatrice Liliana Segre, l'indifferenza: un male tra i peggiori". 

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E ancora, Mattarella ricorda: "Auschwitz, il più grande e più letale dei campi di sterminio - con le sue grida, il suo sangue, il suo fumo acre, i suoi pianti e la sua disperazione, la brutalità dei carnefici - è stato spesso, e comprensibilmente, descritto come l'inferno sulla terra. Ma fu, di questo inferno, solo l'ultimo girone, il più brutale e perverso. Un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell'odio, era cresciuto quello dell'indifferenza".

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