"Un nuovo punto di partenza storico". Parola di Xi Jinping che ieri, ricevendo il presidente Sergio Mattarella (insieme nella foto), ha riaperto le relazioni italo-cinesi dopo le incomprensioni nate dalla disdetta italiana dell’accordo per la Nuova Via della Seta. Il presidente cinese è stato particolarmente caloroso nei confronti di Mattarella che sta effettuando la sua seconda visita in Cina. Tra i dossier più spinosi quello sui dazi che tanto divide l’Europa dal Dragone fino a un ragionamento non ideologico sulla necessità di costruire un nuovo ordine mondiale che colga meglio i rapidissimi cambiamenti internazionali. La sensazione è che Italia e Cina possano ora viaggiare insieme a una velocità diversa, come dimostra la firma di ben 10 accordi e memorandum che spaziano dalla cooperazione cinematografica a quella in materia di concorrenza.
Sul piano culturale poi Roma e Pechino si riconoscono sulla base di una comune storia millenaria. Basti pensare che nella capitale c’è, al complesso scultoreo China Millennium Monument, un enorme bassorilievo con i 100 personaggi che hanno fatto la storia della Cina: tra questi solo due occidentali entrambi italiani: Marco Polo e Matteo Ricci. Quella del presidente è stata una visita di piena riconciliazione in cui le grandi differenze di opinione sono state lasciate da parte. Non si poteva non parlare del problema dei dazi europei e dei paralleli ritardi dell’Unione nell’elettrificazione.