Roma, 6 settembre 2024 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto in collegamento al Forum di Cernobbio: un “confronto sugli incalzanti mutamenti del nostro tempo, 50 anni di sguardi sul mondo che hanno aiutato l'Italia a confrontarsi con un mondo sempre più connesso e in competizione”, come lo ha descritto lui stesso.
Ampio spazio è stato dato all’Europa, che il presidente ha descritto come “incompiuta”: “La storia dell'integrazione europea, a partire dal dopoguerra, dalla comunità per il carbone e l'acciaio, con la vitalità delle forze culturali, sociali, economiche dei diversi Paesi, sta a testimoniare come un quadro di libertà, giustizia sociale, aspirazione alla pace, esprima valori destinati a prevalere sui disvalori dell'egoismo, della contrapposizione, del razzismo, della violenza, dell'odio, della guerra". “Con fermezza, con determinazione, proseguiamo su questa strada”, il suo monito. Un’Unione che si deve allargare: “Non bisogna avere paura delle riforme, di guardare avanti, di immaginare un'Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli, come quelli dei Balcani occidentali, che aspirano da tempo di partecipare a questa avventura”.
Per Mattarella la risposta sta quindi nelle riforme, piuttosto che in una “nostalgia del passato”: “Ci ha riservato spesso tragedie. Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell'oblio per poter riemergere con vesti nuove”.
Il presidente ha anche commentato il problema del debito pubblico, facendo presente che il suo abbattimento è una “necessità ineludibile”. “L'Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile – ha messo in chiaro – L’andamento dei tassi è un termometro opinabile: molta strada resta da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie”. E anche in questo caso, l’unica via sarebbe quella europea: “Tale dimensione potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l'edificio finanziario europeo".