Roma, 18 febbraio 2025 – La propaganda filo-putiniana è un po’ dappertutto. Come gli utili idioti. Nei partiti, nei giornali, in tv. Su Telegram e online, dove lo scorso 14 febbraio è stata pubblicata una petizione contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È ben radicata, come i silenzi di Matteo Salvini, solitamente ciarliero ma stavolta per nulla twittante in difesa del Capo dello Stato, dopo gli attacchi di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca.
![Marco Rizzo, storico militante del Partito comunista italiano e oggi alleato con l’ex An Gianni Alemanno](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MGVmNjFiNzAtM2YwNC00/0/marco-rizzo-storico-militante-del-partito-comunista-italiano-e-oggi-alleato-con-lex-an-gianni-alemanno.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
“Il paragone fatto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fra la Russia e il Terzo Reich avrà delle conseguenze”, ha detto la signora Zakharova riferendosi alle parole, invero più articolate, di Mattarella, pronunciate il 5 febbraio scorso. Non mancano i soliti tentativi di manipolazione, per quanto velleitari. Come la petizione lanciata su petizioni.com dal propagandista filo-putiniano Vincenzo Lorusso, autore del canale Telegram di propaganda filo-putiniana Donbass Italia, al quale sono iscritte 42.261 persone: “Il popolo italiano non si riconosce nelle dichiarazioni del presidente della repubblica Italiana Mattarella e desidera scusarsi con la Federazione Russa e con tutto il popolo russo”, c’è scritto nella petizione, che sarebbe stata firmata (mentre stiamo scrivendo) da 14.364 persone. Il condizionale è d’obbligo, visto il disclaimer che accompagna la raccolta: “L’autore della petizione non ha deciso di visualizzare pubblicamente le firme su questa pagina web”. Ragion per cui queste 14 mila persone potrebbero anche non esistere o qualcuno potrebbe aver firmato più di una volta, eccetera eccetera. Ma per la signora Zakharova questo è poco importante, tant’è che ha accreditato e rilanciato la petizione. Come detto, gli utili idioti sono un po’ dappertutto.
Alessandro Orsini, sociologo del terrorismo auto-imprestato alle relazioni internazionali, a inizio guerra si lanciava in profezie per fortuna smentite dai fatti (“La Russia può sventrare l’Ucraina come e quando vuole”). Luciano Canfora fin dal primo giorno è in prima linea per spiegare le ragioni dei putiniani, ben esplicitate nella prefazione al libro di Benjamin Abelow, ‘Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina’ (Fazi), nella quale lo storico comunista spiega che la Russia è stata accerchiata dalla Nato, che in Ucraina nel 2014 c’è stato un colpo di Stato e via paccottigliando.
Ieri, in aula alla Camera, i Cinque Stelle si sono dissociati dall’ovazione rivolta a Mattarella dopo la solidarietà espressa dalla capogruppo del Pd Chiara Braga: “Non avremmo usato le parole di Mattarella, giustifica la narrazione dell’invio delle armi”, hanno detto i Cinque Stelle. Non stupisce. Come dimenticare che Alexey Paramonov, attuale ambasciatore russo in Italia, nel dicembre 2018 ricevette il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri” (ai tempi in cui capo del governo era Giuseppe Conte). Gli utili idioti sono davvero dappertutto. Vanno forte fra i rossobruni alla Marco Rizzo, che invoca lo “scioglimento dell’Unione Europea” e altre sciocchezze. Ma d’altronde che cosa aspettarsi da uno che ha esultato per la morte di Gorbacëv? Beh, forse che sia anche lui tra i firmatari della petizione anti-Mattarella.