Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Mattarella: "Covid ancora attuale, libertà non è far ammalare gli altri"

Il capo dello Stato: "Non tenere la mascherina non è libertà. Non dobbiamo abbassare la guardia. Dall'Europa misure di portata straordinaria. L'Italia ora usi bene le risorse"

Il presidente Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio (Dire)

Roma, 31 luglio 2020 - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affrontato questa mattina molti temi caldi del dibattito italiano nel corso della cerimonia del Ventaglio al Quirinale con la stampa parlamentare. Di prima evidenza le parole del capo dello Stato sulla pandemia di Coronavirus. "Il pericolo è ancora attuale".

Coronavirus Italia, i dati di oggi, 31 luglio

Dopo aver ribadito la "doverosa imparzialità" che non consente di "entrare nel  dibattito politico per il mio ruolo di  garanzia", Mattarella ha detto: "La libertà è un valore fondamentale in una democrazia, ma non può essere confusa con il "diritto di far ammalare gli altri". Il presidente ha dedicato un lungo passagio del suo discorso all'epidemia di Coronavirus, avvertendo che non si deve "abbassare la guardia" anche per "rispetto di chi è morto" e poi ha aggiunto: "Non vi sono valori che si collochino al centro della democrazia come la libertà" ma bisogna "evitare di confondere la libertà con il diritto di far ammalare altri. Imparare a convivere con il virus non vuol dire comportarsi com se il virus non ci fosse più". Parole inequivocabili e importantissime in questi giorni di risalita dei contagi. "Non possiamo e non dobbiamo dimenticare", quanto accaduto durante la pandemia.

Per il presidente è un errore non mantenere le precauzioni di sicurezza e le cautele sanitarie ritenendole "espressione di libertà". E invita a non dividersi "in contrapposizioni pregiudiziali".

Il presidente ha poi richiamato tutti: "Esattamente 4 mesi fa sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini. Non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l'impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando drammatiche conseguenze".

Un passaggio del presidente riguarda l'Europa col ringraziamento ai Paesi che sono stati vicini all'Italia: "Nessuno avrebbe potuto affrontare e vincere da solo questa sfida. Uniti si è più forti. Abbiamo assistito a un inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale della Ue. L'talia ha trovato condivisione e solidarietà da altri Paesi. La qualità e le formule profondamente innovative messe in campo hanno una portata straordinaria e manifestano un'ambizione di significato storico. E' importante che questa nuova strada che l'Europa ha aperto non si richiuda in una visione miope".

Se questo è il quadro c'è anche un chiaro monito per l'Italia: "Noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte utilizzando le risorse nell'ambito di un programma tempestivo, concreto ed efficace. E' in gioco il futuro. Un futuro che richiede determinazione. A partire dalla scuola".

C'è stato spazio anche per una riflessione sulle fake news: "Le fake news, notizie contraffatte, sono, normalmente, il prodotto di azioni malevole, abitualmente anonime, concertate allo scopo di ingannare la pubblica opinione, contando sull'effetto moltiplicatore del web e sulla assenza di sanzioni che caratterizza un mondo privo di responsabilità definibili".