Domani la legge sulla maternità surrogata reato universale sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma cinquanta coppie sono già pronte ai ricorsi. Quella sulla gestazione per altri vietata agli italiani anche all’estero – che il segretario di +Europa Riccardo Magi ieri ha definito incostituzionale – è una legge proposta dalla deputata Carolina Varchi di Fratelli d’Italia. Mattarella in realtà l’ha firmata il 4 novembre scorso, prima di partire per la Cina. La notizia la dà direttamente il Quirinale dopo le indiscrezioni sul fatto che il provvedimento fosse ancora in attesa di ok, nonostante ieri fosse l’ultimo giorno per la firma dopo l’esame sommario di costituzionalità.
UN ATTO DOVUTO
Marco Cappato e l’avvocata Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, parlano di "un atto dovuto che non sorprende vista la linea del presidente di firmare anche atti in palese contrasto con la normativa europea, come nel caso della legge sulla carne coltivata poi annullata dall’Ue". E ricordano che le 50 coppie che "hanno appena intrapreso il percorso, che hanno solo firmato il consenso in un centro estero o che hanno già fatto il prelievo di gameti". C’è anche chi sta attendendo il parto: "Sono per lo più ragazzi e ragazze giovani, coppie eterosessuali, con donne affette da gravi patologie che rendono impossibile portare avanti una gravidanza. Ma ci sono anche coppie dello stesso sesso che che vogliono avere dei figli".
IL REATO UNIVERSALE
Secondo l’associazione, quando la procedura prende il via dopo l’entrata in vigore della legge scatta la possibilità di perseguire penalmente i cittadini italiani: "Ma c’è da chiedersi come faranno ad individuare le coppie. Faranno delle indagini? Chiederanno un certificato di parto? In ben 66 paesi la Gpa è regolamentata e questo renderà difficile l’applicazione". E subito dopo l’entrata in vigore della legge "potrebbe esserci il primo caso da portare in tribunale". "La norma si scontra con l’articolo 49 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea", conclude Magi, peccato che a farne le spese siano famiglie e bambini, che il nostro governo vuole far sentire figli di un reato che però è solo nella testa di Roccella e Meloni".
LA MAGGIORANZA
Il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri si rallegra per la firma del presidente "sulla legge contro la vergogna dell’utero in affitto. Si rassegnino i gazzettieri che oggi avevano scritto che il residente aveva dubbi. Capisco che ci siano giornali che trovano la vendita di bambini una pratica normale. Ma si tratta di una pratica turpe e vergognosa. E la legge che abbiamo approvato assume una valenza non solo giuridica, ma anche morale". Secondo Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, dice che la firma del presidente sulla Gpa reato universale e quindi punibile anche se commesso all’estero da cittadini italiani "corona anni di battaglie ed è una pietra miliare nel cammino per l’abolizione del mercato internazionale di bambini, che secondo le stime del Global Market Insights vale oggi 15 miliardi di dollari e che nel 2032 potrebbe valere 130 miliardi a causa dell’aumento del tasso di infertilità".
IN EUROPA
Nell’Unione Europea la Gpa a pagamento confligge con i principi della Convenzione di Oviedo, sottoscritta da 30 paesi: il divieto di lucro è stabilito dall’articolo 21 della Convenzione di Oviedo, sottoscritta da 30 paesi. La Gpa solidale è legale e normata nella Repubblica Ceca, nei Paesi Bassi, in Ungheria, Belgio e Danimarca. In Portogallo è permessa solo a fronte di gravi problemi di salute. Anche nel Regno Unito la Gpa è consentita in forma gratuita, come in Grecia dove è legale dal 2002.