Giovedì 26 Dicembre 2024
FEDERICO IEZZI
Politica

Maternità surrogata: cosa cambia con la legge sulla Gpa reato universale

Il presidente Sergio Mattarella ha firmato la nuova norma che sarà ora inserita in Gazzetta Ufficiale. Le opposizioni promettono battaglia

Donna in gravidanza

Donna in gravidanza

Roma, 16 novembre 2024 – La Gestazione per altri (Gpa), più comunemente nota come maternità surrogata, è diventata “reato universale”: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge il 4 novembre scorso, prima della partenza per il suo viaggio in Cina. La nuova normativa sarà inserita nella Gazzetta Ufficiale lunedì 18 novembre. Il disegno di legge della deputata Carolina Varchi di Fratelli d’Italia era stato approvato il 16 ottobre dal Senato e in precedenza dalla Camera.

Cosa cambia con la nuova legge

In Italia la Gpa è già un reato da venti anni: la legge 40 del 19 febbraio 2004, infatti, prevede per chi utilizza la maternità surrogata la reclusione fino a due anni e una multa fino ad un milione di euro. Il nuovo testo va proprio a modificare la legge 40, in particolare l’articolo 12 che al comma 6 recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro". A questa disposizione è stato aggiunto un paragrafo per cui "se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all'estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana". In sostanza, la punibilità viene ora estesa anche a chi pratica la Gpa in un paese estero.

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Attualmente la maternità surrogata non è legale ovunque: in alcuni stati, come Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi e Portogallo è prevista solo in forma solidale, mentre negli Stati Uniti, dove è ammessa per coppie eterosessuali, gay e single, sono permesse anche forme di pagamento.

Opposizioni sul piede di guerra

Durissimi i commenti dalle opposizioni che ritengono che la nuova normativa, “di stampo medioevale” sia contraria alla Costituzione, come ha precisato il capogruppo di Italia Viva Ivan Scalfarotto, secondo il quale il nuovo provvedimento viola l’articolo 3 della Costituzione. Ancora più duro il commento di Riccardo Magi. "Il reato universale di gestazione per altri, promulgata oggi e in vigore da lunedì, è l'ennesima legge incostituzionale varata da questo governo che sarà abbattuta dai tribunali, non perché i giudici sono brutti e cattivi, ma perché il nostro esecutivo è incapace, oltre che ideologico e miseramente crudele – attacca il segretario di +Europa –. Un obbrobrio giuridico palesemente incostituzionale, peraltro, visto che questa norma si scontra con l'articolo 49 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea".

Intanto l’Associazione Luca Coscioni è pronta a una battaglia legale. "Siamo pronti a difendere tutte le coppie danneggiate da questa legge ingiusta e irragionevole. Porteremo la nostra e la loro battaglia nei tribunali e in ogni sede adeguata, con l'obiettivo di ristabilire un'opportunità offerta dalla scienza, che una normativa cieca e brutale pretende di condannare come reato universale – dichiarano Marco Cappato e Filomena Gallo all'Ansa –. Sono già oltre 50 le coppie che, da tutta Italia, si sono rivolte al team legale dell'Associazione Luca Coscioni preoccupate per le conseguenze che questa legge potrà avere sul loro progetto di famiglia".