Non c’è nessuna "disistima" nei confronti di Giorgia Meloni. E nemmeno "scontentezza" per l’operato di Antonio Tajani. La presidente di Fininvest e Mondadori Marina Berlusconi manda una lettera di quindici righe a La Repubblica per smentire "il fiume delle voci e delle indiscrezioni" e per far sapere che nei confronti della premier e del ministro degli Esteri e leader di Forza Italia è vero "esattamente il contrario" di quello che scrivono i retroscena sui giornali.
LA MISSIVA
Nella missiva al direttore Maurizio Molinari la figlia di Silvio dice che "La Repubblica descrive perfino pensieri e progetti che non ho, né ho mai avuto. Arriva addirittura a deformare il contenuto di incontri che fanno parte del mio ruolo e del mio lavoro, trasformandoli in assurde riunioni carbonare che nasconderebbero trame politiche da fantascienza". E qui il riferimento all’incontro con Mario Draghi, avvenuto nei giorni scorsi, è limpido. "Tutto molto affascinante, lo ammetto: quasi intrigante. Ma anche distante ventimila leghe dalla verità. Già, la verità… In un’epoca di fake news e di chiacchiere incontrollabili, conta ancora qualcosa?", aggiunge.
IL TEATRINO CHE NON C’È
Infine: "Per questo le scrivo, caro Direttore: per rispetto del lavoro che fate e per rispetto del suo giornale. Ancor prima, però, per rispetto e per amor di verità. Forse sarò ostinata, e di certo le parrò all’antica, ma continuo a pensare che la realtà dei fatti conservi un valore. E che i retroscena possano avere un senso soltanto quando e se, da dietro il palcoscenico, descrivono una scena reale. Non un teatro, anzi un teatrino, che non c’è".
IL RETROSCENA
La primogenita del Cavaliere ha scritto la lettera per smentire un articolo a firma di Concetto Vecchio in cui si dipingevano lei e il fratello Pier Silvio in "rapporti difficili" con la premier e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, considerata "l’emblema del populismo all’amatriciana". Mentre il vicepremier veniva descritto come "poco funzionale" al progetto di un partito "alternativo alla destra sovranista" a cui Marina starebbe lavorando con l’aiuto di Gianni Letta. Sullo sfondo, l’incontro con l’ex presidente della Bce di una settimana fa. Alla presenza proprio di Letta e poco dopo che Draghi aveva presentato il suo rapporto sulla competitività europea.
LE POLEMICHE
"Un incontro di cortesia già pianificato da tempo, oltre che un’occasione di conoscenza reciproca", che "rientra nella prassi consolidata di incontri a vari livelli che la Presidente Berlusconi svolge in qualità di imprenditore", aveva fatto sapere all’epoca il portavoce di Marina.
E anche ieri gli alleati sono tornati sull’argomento. "La famiglia Berlusconi incontra Draghi? Possono fare e incontrare quelli che vogliono. Il mio rapporto – ha chiosato Matteo Salvini – era con il padre, conosciuto, amato e stimato, e ci manca". Ma qualcuno aveva parlato di una Meloni irritata e di una tensione esistente da tempo tra Palazzo Chigi e Mediaset, dopo il caso Giambruno, la vicenda Sangiuliano e lo spazio dato dalle tv del Biscione a Maria Rosaria Boccia. La smentita del "teatrino che non c’è" servirà ad azzittire le voci?