Milano, 26 giugno 2024 - "Assolutamente no, né oggi, né in futuro". Marina Berlusconi ribadisce il suo no alla politica e spiega – in un'intervista a tutto campo al Corriere – che la nuova casa editrice presentata ieri si chiamerà Silvio Berlusconi Editore e avrà come parola d'ordine 'libertà'.
La presidente di Mondadori, lancia poi un allarme sul crescente successo dei movimenti estremisti in Europa, mentre aumentano le incertezze collegate al voto negli Stati Uniti. E sui diritti civili non ha dubbi: "Ognuno deve essere libero di fare le sue scelte" sostiene. Il tema della libertà "è una riflessione che va ben oltre la dialettica tra governo e opposizioni - riflette -. Mi sto riferendo a un problema più ampio, che riguarda la nostra civiltà e i nostri valori. In quasi 80 anni di pace abbiamo avuto la fortuna di poter considerare la libertà una conquista acquisita. Non è più così. Due guerre dilaniano i confini dell'Europa, mentre si sta coalizzando un inquietante fronte antioccidentale, dalla Russia alla Cina. Ma dobbiamo fare i conti anche con un nemico interno, non meno insidioso".
Per Marina Berlusconi "il successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche non può non allarmare. Le preoccupazioni sulle conseguenze del prossimo voto negli Stati Uniti aumentano. Il problema di fondo è che il nostro mondo, l'Occidente, sta vivendo una terribile crisi d'identità". Secondo la presidente di Mondadori, a Bruxelles occorre "fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche - prosegue - c'è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l'Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario, serve un'Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità. Senza ambiguità su valori come libertà e democrazia, a cominciare dal sostegno all'Ucraina. Insomma, l'Europa può essere la nostra salvezza, oppure, attenzione, la nostra rovina".
E la destra italiana? Anche da noi c'è chi grida all'emergenza democratica... "Io proprio non la vedo - scandisce -. Questo governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche. Poi, per carità, ci sono anche temi su cui si può essere più o meno d'accordo...". Ad esempio, sui diritti civili. "Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso - evidenzia Marina Berlusconi -. Perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà".