Martedì 18 Febbraio 2025
REDAZIONE POLITICA

Marina Berlusconi: “Spero che Trump non diventi il rottamatore dell’Occidente”

La primogenita del cav in un’intervista al Foglio critica i signori delle Big Tech: viviamo nella dittatura dell'algoritmo. E sul conflitto in Ucraina: “La fine della guerra non coincida con la resa di Kiev. Se l'Europa verrà tagliata fuori dall’accordo di pace dovrà fare seria autocritica"

Marina Berlusconi

Marina Berlusconi

Roma, 16 febbraio 2025 – "Per il momento non si può ignorare che molti dei primi interventi di Trump hanno sì portato qualche vantaggio immediato agli Stati Uniti, ma alla lunga la sua strategia di mettere gli altri paesi continuamente sotto pressione si trasformerà in una forza centrifuga sempre più violenta, capace di separare e dividere la comunità occidentale. Spero davvero che il paese che è sempre stato il principale garante dell'Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare lui il 'rottamatore' dell'Occidente stesso, demolendo così tutto quello che l'America è stata negli ultimi ottant'anni". Lo ha detto la presidente di Fininvest e Mondadori, Marina Belrusconi in un'intervista al Foglio che sarà pubblicata integralmente domani e di cui è uscita qualche anticipazione.

La primogenita del cavaliere, non risparmia critiche ai signori delle Big Tech, rispetto ai quali "c'è un problema di concorrenza sleale grande come una casa" e che "sono riusciti a imporre nella nostra vita di tutti i giorni la dittatura dell'algoritmo".

A proposito del dibattito in corso sulla trattativa per la pace nel conflitto russo-ucraino la primogenita di Silvio Berlusconi sottolinea che "se fosse una pace fatta sulla pelle di Kiev e dell'Europa non credo si potrebbe considerare un bene".

"Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta – prosegue Marina Berlusconi – che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca. All'Ucraina spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza". In merito poi al ruolo dell’Europa, aggiunge: "Se l'Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica".