Roma, 23 ottobre 2024 - “Certi giudici non sono nemici di mio padre o della Meloni, ma sono nemici del paese”. Marina Berlusconi torna a parlare dell’eterno conflitto di Silvio Berlusconi con una parte della magistratura a margine dell'inaugurazione della nuova libreria Mondadori alla Galleria Sordi di Roma.
La presidente di Finivest ha anche tracciato un bilancio dell’attuale governo. "Il mio giudizio sul governo è assolutamente positivo sia come cittadina sia come imprenditrice. Intanto per il lavoro che faccio so bene che la stabilità rappresenta un grande vantaggio competitivo e il governo Meloni è uno dei più stabili in Europa".
“In questi due anni - ha proseguito - il governo ha messo in sicurezza i conti pubblici e in politica estera è stato serio e autorevole, ispirandosi ai valori dell'europeismo e dell'atlantismo, e l'economia ne ha tratto beneficio e lo dimostrano i fatti. La Borsa è positiva, lo spread è calato e l'economia reale tiene”. Marina Berlusconi ha quindi parlato di un “rapporto assolutamente normale, costruttivo e positivo. A me interessa una sola cosa: che il governo in carica sia stabile e faccia bene”.
Poi sulla manovra: "Io resto fortemente negativa per quanto riguarda la logica sugli extraprofitti che trovo demagogica e dannosa per il mercato. Il provvedimento preso dal governo mi sembra condivisibile e di assoluto buon senso intanto perché è frutto di un dialogo tra le parti coinvolte, poi perché tutela la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato". "Anche la decisione di destinare le risorse ricavate ad un settore che ne ha molto bisogno come la sanità è molto giusta", ha aggiunto Marina Berlusconi.
La primogenita dell’ex premier ha escluso ancora una volta l’ingresso in politica. “La mia risposta è sempre la stessa”. “Faccio un lavoro impegnativo - ha proseguito - di cui sento tutta la responsabilità e che mi piace tantissimo e questo è quello che intendo continuare a fare. La politica la seguo con grande interesse”. La presidente di Fininvest ha poi parlato anche dell'ipotesi di un impegno politico del fratello Pier Silvio, ceo di Media for Europe: “Quando si tratta di Pier Silvio, parla Pier Silvio e decide lui. Però mi sembra che quando gli è stato chiesto di una discesa in campo lui lo abbia escluso in modo chiaro”.