Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Tav, Ponti e la costi-benefici sotto accusa. Società del prof ha firmato studio pro-tunnel

Una ricerca per conto dell'Ue che mette in evidenza i vantaggi. Opposizioni all'attacco, ma il capo della Commissione ministeriale difende il suo lavoro: "Due analisi con scopi diversi. Non sono schiavo di Toninelli"

Marco Ponti, a capo della Commissione per l'analisi costi-benefici sulla Tav (LaPresse)

Marco Ponti, a capo della Commissione per l'analisi costi-benefici sulla Tav (LaPresse)

Roma, 8 marzo 2019 - L'analisi costi benefici sulla Tav ancora al centro delle polemiche nelle ore decisive per la sorte della Torino-Lione. Da un'inchiesta di Frediano Finucci per La7 è emerso che Marco Ponti, a capo della Commissione ministeriale per la valutazione del tunnel, presiede una società milanese, la 'Trt trasporti e territorio', che ha firmato per conto dell'Ue uno studio di segno positivo. 

Se la costi benefici pende per una stima negativa dell'opera, la relazione dal titolo 'The impact of TEN-T completion on growth, jobs and the environment', redatta per conto della Commissione ue, mette in evidenza i vantaggi della Torino-Lione: risparmi di tempo notevoli per trasporto passeggeri e merci e una forte ricaduta occupazionale. Nella ricerca, a cui ha preso parte anche la Trt, si calcola che con il cosiddetto corridoio Mediterraneo, che va da Gibilterra a Budapest - di cui farebbe parte anche la Tav - da qui al 2030 farà ottenere un risparmio di tempo del 30% per i passeggeri e del 44% per le merci. Non solo: per ogni miliardo investito nel cantiere l'analisi si stimano 15mila nuovi posti di lavoro, senza contare l'indotto sul territorio.

Immediate le accuse che arrivano dall'opposizione e che tacciano Ponti di incoerenza e inaffidabilità. "A quale dei due Ponti dobbiamo credere? Basta con le pantomime e i giochetti, la scelta ora è tutta politica", tuona Massimiliano Salini, europarlamentare di Forza Italia e membro della commissione Trasporti. 

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Dal Ministero si affrettano a sottolineare che la Trt ha avuto "un ruolo marginale" nello studio per la Commissione europea. E che Ponti non era a conoscenza dei contenuti spefici. Ma è lo stesso professore a difendere il suo lavoro. Quella per l'Europa "non è una analisi costi benefici, ma sull'impatto, che si basa su analisi di valore aggiunto, che nulla hanno a che fare con la analisi costi-benefici. Non ci sono i costi in quella analisi lì. Non misura i costi, ma il traffico, l'occupazione e l'impatto sulle imprese, la analisi di impatto si occupa di ipotesi di valore aggiunto", spiega Pont intervistato a Mattino 5. 

Ponti rivendica l'indipendenza dell'analisi per il Mit: "Io credo di far bene il mio mestiere, non sono lo schiavo di Toninelli. Finalmente l'Italia diventa un paese civile, si discuta di numeri". 

Ieri lo stesso Giuseppe Conte ha affermato che il lavoro della Commissione ministeriale è "convincente" e "fondato". E che lo porta ad avere "forti dubbi" sull'utilità della Tav. 

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