Roma, 1 agosto 2018 - Semaforo rosso. La commissione Vigilanza della Rai ha bocciato la nomina a presidente di Marcello Foa. Solo 22 i voti favorevoli (più una scheda bianca) per il giornalista, mentre per il via libera serviva una maggioranza dei due terzi, cioè 27 voti su 40 componenti. Pd, Leu e Fi, pur presenti, non hanno partecipato al voto. Unica eccezione il forzista Alberto Barachini che è presidente della commissione e ha votato, presumibilmente scheda bianca. Il cda, lo stesso che ieri aveva nominato Foa, ha constatato l'esito negativo della consultazione e ha aggiornato la discussione a domani. Salvini in giornata è andato in pressing su Berlusconi per riproporre il nome di Foa, ma dal leader di Forza Italia è arrivato il 'no'. E il ministro si è infuriato.
FOA - "Prendo atto con rispetto della decisione della commissione di Vigilanza della Rai - ha commentato Foa -. Come noto, non ho chiesto alcun incarico nel Consiglio che mi è stato proposto dall'azionista (il ministero del Tesoro ndr). Non posso, pertanto, che mettermi a sua disposizione invitandolo a indicarmi quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell'interesse della Rai".
PRESIDENZA RAI, COSA SUCCEDE ORA - Il parere della commissione Vigilanza è vincolante quindi Foa adesso potrebbe dimettersi. Tuttavia potrebbe anche restare in cda, facendo leva sul ruolo di 'consigliere anziano' (a 55 anni è il più avanti in età sui sette componenti del consiglio), contemplato dallo Statuto della Rai, ma già contestato dall'opposizione, con Michele Anzaldi del Pd che lo definisce una "formula fumosa" e ricorda che la legge "non prevede supplenze". "Se pensano davvero di asserragliarsi dentro a Viale Mazzini con una nomina illegittima e illegale, nascondendosi dietro l'inesistente formula del 'presidente anziano' e magari dandogli illegittimamente anche un super stipendio, procederemo per tutte le vie, a partire dai ricorsi al Tar e al Presidente della Repubblica", ha scritto il dem, segretario della commissione di Vigilanza Rai, su Facebook.
DI MAIO - Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio si è mostrato disponibile a continuare con Foa: "Va eletto un presidente della Rai: se ci sarà un'intesa tra le forze politiche su Foa è auspicabile che torni in commissione", ma ha sottolineato che in caso contrario "sono le forze politiche che siedono in commissione, nella loro interlocuzione, che possono trovare un'alternativa". E ha aggiunto: "Il governo non può ignorare la commissione di Vigilanza Rai".
LEGA: FRAINTENDIMENTI CON FI - I capigruppo della Lega in Parlamento si dicono "dispiaciuti dell'asse Pd-Fi". Ma se dal Pd "non ci aspettiamo nulla - hanno messo nero su bianco Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo - con Forza Italia invece siamo pronti a confrontarci perché sicuri che anche la Rai abbia bisogno di aria nuova". Per il Carroccio il disallineamento degli alleati storici è stato il frutto di "fraintendimenti sul metodo più che sul merito" che possono "essere superati perché le qualità di Marcello Foa, come uomo e giornalista libero e corretto sono universalmente riconosciute e apprezzate".
SALVINI VA DA BERLUSCONI - Il clima tra i vertici di Lega e Forza Italia in giornata sembrava buono. Questa mattina, poco prima della votazione, Matteo Salvini è andato a trovare Silvio Berlusconi all'ospedale San Raffaele, riferiscono fonti del Carroccio, spiegando che si è trattato di "una visita di cortesia", durante la quale "si è parlato anche della questione Rai". "Dopo le telefonate tra i due di ieri sera - spiegano le stesse fonti - è stato un primo confronto di persona franco e pacato".
SALVINI: CENTRODESTRA SI CHIARISCA - Salvini a metà pomeriggio ha confermato la fiducia a Foa auspicando che lo stesso faccia il governo ("Correttamente - dice - Foa ha detto di rimettere ogni decisione al suo azionsta che è il Tesoro, il Governo: io darò il parere di riconfermargli la fiducia"). Il vicepremier ha manifestato stupore per il voto dei forzisti: "Mi pare curioso che un movimento come Forza italia dica no a una persona il cui spessore - ha iniziato a lavorare con Indro Montanelli - è il massimo a cui si può ambire per la televisione pubblica", ha detto il vicepremier in una diretta Facebook da Milano Marittima. Ma sull'alleanza con Berlusconi, Salvini non ha dubbi. Con i 5 Stelle c'è un patto di governo mentre per le altre scadenze elettorali "la Lega è protagonista del centrodestra. Noi siamo convinti di questo, Berlusconi, con cui ho parlato questa mattina in ospedale, è convinto di questo. Forse c'è qualcuno in Forza Italia che ha altre ambizioni. Si chiariscano, noi stiamo fermi, non abbiamo fretta". In ogni caso "conto che Foa abbia il sostegno di tutto il centrodestra".
MA ARRIVA LA CHIUSURA DI BERLUSCONI - In serata però Berlusconi dà uno stop su Foa che pare definitivo: "È stato appurato che l'eventuale riproposizione dello stesso nome nella commissione di Vigilanza presenta, secondo il parere di autorevoli professionisti, problemi giuridici non superabili. Non potrà quindi essere votata dai componenti di Fi". E ancora: "La scelta dei componenti di Forza Italia nella commissione di vigilanza di non votare l'indicazione di Marcello Foa alla presidenza della Rai è stata assunta dai nostri gruppi parlamentari. Io ne ho preso atto e l'ho naturalmente condivisa".
E IL LEGHISTA SI INFURIA - La reazione di Salvini non si fa attendere. "La Lega prende atto che Forza Italia ha scelto il Pd per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora - dice il ministro dell'Interno -. Dispiaciuti, continuiamo sulla via del cambiamento, sicuri che gli italiani e gli elettori del centrodestra (come dimostrano tutti i sondaggi) abbiano le idee chiare". E fonti del Carroccio fanno sapere che "la Lega va avanti tranquillamente col nome di Foa. Il cda della Rai è in carica e può svolgere mansioni e funzioni".