Roma, 8 agosto 2018 - Il premier Giuseppe Conte (che oggi compie 54 anni) incontra la stampa a Palazzo Chigi e tira le somme sui temi caldi del governo prima della pausa estiva. A cominciare dalla manovra, per poi passare alla questione vaccini, alla Tav e al nodo Rai. Nel brindisi che il premier ha organizzato con i cronisti nella sala attigua a quella degli Arazzi, c'è anche uno spazio più 'personale'. "Non alzo mai la voce. Non ne vedo il bisogno. Sono un pragmatico, anche nell'inquietudine". Nel salto dalla cattedra di diritto a Palazzo Chigi, Conte vive con un unico neo, la privacy. Certe libertà, nelle vacanze, anche nell'andare in libreria, oggi non ci sono più, spiega il premier raccontando come, ad esempio, sia in qualche modo "costretto" a ordinare i libri via internet. E la sua casa nei pressi di Piazza Navona? Il premier ha dovuto abbandonarla per motivi di sicurezza anche perché, nell'edificio dove viveva, c'era più di un B&b. "Sarebbero venuti americani, russi...", scherza Conte. Davanti a un tavolo imbandito di tramezzini, rustici e calici di vino bianco - che il presidente, sottolineano fonti del governo, ha pagato personalmente - Conte trova lo spazio per raccontarsi, sebbene a regnare nel corso dell'incontro, siano soprattutto le domande sull'attualità.
MANOVRA - Nell'ambito della discussione con l'Europa l'Italia si presenterà "a testa alta. Nei colloqui sin qui avvenuti con i partner non ho mai chiesto atteggiamenti di favore o qualche concessione", ha assicurato il presidente del Consiglio. Presenteremo, ha aggiunto, "un programma serio, ragionevole, coraggioso che tutela i nostri interessi e non gli interessi altrui. Su questo saremo molto seri, duri e rigorosi e non saremo scriteriati nelle richieste", ha concluso. E ha assicurato: le risorse per la manovra "sono ricavate da un'attenta opera di ricognizione degli investimenti programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come la sanità, la scuola e la ricerca che assicurano al Paese prospettive di sviluppo".
"Il clima di lavoro è molto buono", ha detto Conte a proposito dei rapporti fra M5s e Lega. "Quando ci sediamo intorno ad un tavolo trovo sempre persone ragionevoli che si confrontano con un approccio pragmatico".
Rivedi la diretta della conferenza stampa
VACCINI - ll premier ha poi toccato la questione vaccini. "La posizione del governo sui vaccini è molto chiara. Ci sono ovviamente delle prescrizioni normative o regolamentari per la scuola dell'obbligo che mi sembrano molto chiare. Al momento, ho parlato con il ministro Grillo, si parla di un emendamento ma non c'è nulla di concreto. Non verrà fuori al momento nessuna specifica circolare: il governo responsabilmente vuole garantire la massima tutela della salute dei nostri piccoli e il diritto all'istruzione differenziando tra scuola dell'obbligo e scuola non dell'obbligo".
"Mio figlio l'ho fatto vaccinare, l'ho accompagnato io personalmente - rivela il premier -. E questa è la linea del governo. Ma che ci siano sensibilità diverse dei singoli, in un movimento molto composito, va benissimo".
TAV - Inevitabile un passaggio sulla Tav. "La Tav è un argomento nell'agenda di governo perché è all'attenzione del governo. Stiamo valutando tutti gli aspetti. All'esito di questa verifica trarremo le nostre conclusioni. Ogni ministro può esprimere le sue valutazioni a titolo personale però le conclusioni le faremo tra un po' come consiglio dei ministri a titolo risolutivo, il vostro presidente del Consiglio se ne farà latore".
RAI - Conte ha anche affrontato il nodo Rai. Quella di Marcello Foa "la ritengo una figura di gran valore, ha un curriculum professionale di tutto rispetto". "Ritengo sia una persona assolutamente adeguata" per la presidenza della Rai, "un professionista serio, responsabile e adeguato per come l'ho valutato sul piano curriculare". "Come se ne esce? Il presidente del Consiglio non ha una formula da offrire: valuteremo. Ma anche cambiare in questo momento, se il cda non dovesse ritenere, tra tutte persone assolutamente qualificate, di individuare una figura da indicare come presidente, non è facile: non si può costringere qualcuno alle dimissioni. È una situazione delicata, valuteremo nel modo migliore, senza forzature. Auspichiamo una soluzione con tranquillità e nel rispetto delle prerogative, auspicando un dialogo tra forze politiche".
LEGGE SUL CAPORALATO - E il premier è tornato a parlare della legge sul caporalato, dopo i tragici incidenti nel Foggiano. "Ieri ho fatto una dichiarazione di cui sono convinto: la legge sul caporalato c'è ma non viene applicata. Dobbiamo lavorare alla completa applicazione della legge e intervenire per rafforzare un quadro di tutele già previste dalla legge, sia tutele penali sia incentivi contro il lavoro nero".
ALITALIA - Non manca poi un passaggio su Alitalia. "Toninelli ha già anticipato il suo proponimento di conservare in qualche modo una compagnia di bandiera, anche per quel che comporta. Bisogna misurarsi con le possibilità concrete. Ci stiamo lavorando, Toninelli sta cercando di costruire le premesse per arrivare a questo risultato, poi però dovremo verificare che sia un percorso realizzabile e dovremo confrontarci con la realtà di mercato, con gli investitori disponibili a perseguire questo obiettivo".
ILVA - Il premier poi interviene anche sull'Ilva difendendo l'operato del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. "Ma vi pare che Di Maio sia uno scriteriato che manda in strada 14mila persone?", dice Conte spiegando che si è dovuto fare "un procedimento in autotutela" a fronte di "irregolarità accertate".
Alla fine una battuta coi giornalisti, quando qualcuno gli dice 'bravo': "Se non fate opposizione nemmeno voi va tutto in malora...", scherza il premier.