Roma, 10 dicembre 2018 - "I fatti si fanno al Ministero dello Sviluppo". Luigi Di Maio commenta così l'incontro di ieri dell'altro vicepremier Matteo Salvini con diverse associazioni imprenditoriali tra cui Confindustria. "Tutti i ministri hanno il dovere di incontrare le imprese. Come ha detto il presidente Boccia ora ci aspettiamo i fatti e i fatti si fanno al Mise perché è il Mise che si occupa delle imprese", ha infatti risposto ai cronisti che gli chiedevano se non si sentisse "scavalcato" dal collega leghista. "Ieri hanno fatto parole, i fatti si fanno al Mise. Noi domani incontriamo oltre 30 sigle ieri erano poco più di 10", ha proseguito il titolare anche del Lavoro
Ma la replica di Salvini non si è fatta attendere troppo. "A me interessa la sostanza, io incontro, ascolto, trasferisco, propongo, miglioro poi a me interessa che il governo nel suo complesso aiuti gli italiani. Ognuno fa il suo", ha detto il ministro dell'Interno ad Assolombarda.
MANOVRA - Intanto sul tavolo del governo resta il nodo manovra. Oggi Di Maio si è detto disposto a lavorare a "soluzioni di compromesso" con l'Unione Europea, ma - sottolinea - "se mi si chiede di tradire le promesse fatte agli italiani hanno sbagliato persone e governo". "Questo bilancio dello Stato è di centinaia di miliardi - ha proseguito - e noi stiamo spendendo 15 miliardi per mandare in pensione le persone e per trovare lavoro a giovani e meno giovani", ma "tutta l'attenzione è concentrata qui: pensiamo invece alle altre centinaia di miliardi da tagliare e rimodulare". "Qui - ha concluso - si sta chiedendo di rinunciare alle uniche due misure irrinunciabili".
E il premier Giuseppe Conte, che mercoledì pomeriggio incontrerà Jean Claude Juncker, questa mattina sta incontrando i sindacati a Palazzo Chigi proprio per discutere della prossima legge di Bilancio.