Mercoledì 4 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Manovra, gli emendamenti: dall'Iva sui pannolini ai cani guida per ciechi

Ok alla carda d'identità elettronica da chiedere in Posta, a meno vincoli di spesa per i Comuni virtuosi, a 2.000 posti in più per insegnanti nelle scuole a tempo pieno

La Commissione Bilancio vota gli emendamenti alla manovra (Lapresse)

La Commissione Bilancio vota gli emendamenti alla manovra (Lapresse)

Roma, 4 dicembre 2018 - Mentre il ministro Tria all'Ecofin studia "soluzioni possibili per evitare la procedura", e Salvini replica alle critiche di Confindustria, in Commissione Bilancio si approvano gli emendamenti alla manovra, pur tra la protesta delle opposizioni che sottolineano come si stia lavorando "su cifre farlocche".

Nel concreto ci sono varie novità. Ad esempio salta una promessa importante per le donne, il taglio dell'Iva per assorbenti, pannolini e alcuni prodotti alimentari per l'infanzia: è stato bocciato un emendamento del Pd che per "latte in polvere e liquido per neonati, prodotti alimentari per l'infanzia, pannolini, assorbenti" portava l'aliquota dell'Iva al 5%. Un emendamento simile era stato presentato anche dalla maggioranza che lo ha però ritirato. 

Brutte notizie per i romani: i 5 Stelle hanno bocciato un emendamento dem che chiedeva 180 milioni di euro in 3 anni per la manutenzione e la sicurezza delle strade di Roma. "Sono i soldi del piano Raggi-Toninelli per le buche - accusa Giachetti - fondi spariti in manovra e che sarebbero dovuti rientrare con emendamenti del Movimento mai arrivati. Ne abbiamo presentato uno noi e lo hanno bocciato".

La commissione ha invece approvato un emendamento secondo cui la carta d'identità elettronica potrà essere richiesta anche alle Poste. E arriva anche l'indennizzo minimo con un tetto di 50.000 euro per le vittime di reati violenti intenzionali e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2019-2021 da destinare al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura per gli indennizzi.

Via libera anche all'emendamento del Pd che prevede meno vincoli di spesa per i Comuni virtuosi che approvano il bilancio entro il 31 dicembre dell'esercizio precedente.  Ancora: sì all'Iva agevolata al 10% per pacchetti Spa e massaggi in albergo, salgono a 1000 euro le detrazioni fiscali per le spese sostenute dai non vedenti per mantenere i loro cani guida, arrivano 2.000 posti in più per i docenti nella scuola primaria per ampliare la possibilità di tempo pieno, nasce il fondo per le minoranze cristiane perseguitate.

Da riportare la protesta delle Libere Farmacie, secondo le quali l'ementamento presentato dal 5 stelle Giorgio Trizzino "metterebbero a rischio oltre 1.500 posti di lavoro e 300 attività, che rischiano di non essere più sostenute da una società a seguito del provvedimento". La stima è di Hippocrates Holding, Admenta Italia-LloydsFarmacia e Dr. Max, che hanno scritto una lettera al governo in rappresentanza delle società che gestiscono libere farmacie. Le perdite di fatturato ammonterebbero a circa 500 milioni di euro, "con gravi effetti anche sulla contribuzione all'erario". Il subemendamento in questione prevede che debbano essere farmacisti iscritti all'albo i soci rappresentanti almeno il 51% del capitale sociale, pena lo scioglimento della società. Questo "costituirebbe un passo indietro fondamentale rispetto all'evoluzione del settore", si legge nella lettera.