Roma, 9 dicembre 2018 - La manovra di governo, approvata ieri alla Camera, è un libro in gran parte ancora da scrivere, come si è detto più volte. Nel frattempo il Governo gialloverde avvia il dialogo con le parti sociali: oggi sono state ricevute al Viminale le associazioni di imprenditori che avevano chiesto la prosecuzione della Tav, a partire da Confindustria. Il vicepremier leghista Matteo Salvini riceverà poi anche gli addetti della categoria dei locali da ballo, come promesso ieri dopo la sua visita ai feriti della discoteca marchigiana. Domani poi sarà la volta dei sindacati, attesi a Palazzo Chigi: Cgil, Cisl e Uil sono già in pressing per ottenere maggiori garanzie su crescita e lavoro. Martedì infine i rappresentanti delle piccole e medie imprese incontreranno il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio.
IL TAVOLO - Con il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini al tavolo ci sono anche il capo di Gabinetto del Viminale, prefetto Matteo Piantedosi, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Dall'altra parte, Confindustria, Agci, Ance, Casartigiani, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi Industria, Filiera Italia e Legacoop. Le ultime tre si sono aggiunte all'elenco iniziale di partecipanti inizialmente previsto.
FRACCARO - Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S), a Repubblica preannuncia "sgravi al costo del lavoro e incentivi per le imprese che fanno contratti a tempo indeterminato". Ancora: "Ci saranno tanti interventi per rendere il decreto dignità sempre più efficace. Poi puntiamo moltissimo sugli investimenti perché crediamo che da lì riparta non solo il Pil, ma anche la fiducia nel nostro Paese".
OPPOSIZIONI SULLE BARRICATE - Ma le critiche delle opposizioni non si fermano. "È il più grande cinepanettone triste mai proiettato sulla scena politica italiana - accusa il deputato forzista Giorgio Mulé - vuota e inconsistente, ma con un potenziale micidiale per far arretrare il Paese tanto da fargli innestare già la retromarcia. Forza Italia ha denunciato con centinaia di emendamenti le voragini presenti nella legge di bilancio fasulla: tutto inutile, davanti a una maggioranza incapace di pensare al bene dei cittadini".
E il dem Cesare Damiano, che è anche un ex ministro del lavoro: "È la prima volta, da molti anni a questa parte, che assistiamo al varo di una legge di Bilancio 'fantasma'. Lo ha anche confermato Tria: tutte le modifiche di sostanza saranno fatte al Senato. Non ritocchi, ma correzioni di peso come Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Di queste misure fondamentali non conosciamo ancora i dettagli perché, come tutti sanno, dipenderanno dagli accordi che verranno pattuiti con l'Europa. Noi Quota 100 la vogliamo, anche se riteniamo troppo alti 38 anni di contributi, ma riteniamo, al tempo stesso, che l'Ape sociale vada prorogata per non punire, altrimenti, chi svolge i lavori gravosi, le donne e chi è disoccupato".