Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Manovra 2019, le prossime tappe. Lo spauracchio dell'esercizio provvisorio

L'autunno dei conti italiani si preannuncia caldo. Sulla legge di bilancio, oltre che le modifiche in Aula e le osservazioni della Ue, peseranno come una vera e propria spada di Damocle i giudizi delle agenzie di rating Manovra 2019, frenata sul deficit. "Nel 2020 al 2,1%, l'anno dopo all'1,8%"

Manovra, Tria in Lussemburgo (Ansa)

Manovra, Tria in Lussemburgo (Ansa)

Roma, 3 ottobre 2018. L'autunno dei conti italiani si preannuncia particolarmente caldo. Sulla legge di bilancio, oltre che le modifiche in Aula e le osservazioni della Ue, peseranno come una vera e propria spada di Damocle i giudizi delle agenzie di rating. Il grande gioco dell'oca comincia già stasera, visto che - secondo quanto annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio, il Def è stato già "definitivamente inviato alle Camere e a Bruxelles". Tutto l'iter si dovrà concludere, salvo sorprese, il 31 dicembre.

10 ottobre La nota di aggiornamento al Def sarà votata in Parlamento. Le Camere dovranno dare il via libera alle misure programmatiche indicate dall'esecutivo. Il governo, avendo fissato al 2,4% il rapporto tra deficit e Prodotto interno lordo, dovrà chiedere l'autorizzazione (che sarà concessa solo in caso di raggiungimento della maggioranza assoluta) ad abbandonare il piano di rientro sui conti pubblici.

14 ottobre Il governo ha già inviato inviato alla Ue il documento programmatico di bilancio. La Commissione avrà quindi 14 giorni per valutare eventuali violazioni delle regole del Patto di stabilità. Se la manovra del governo giallo-verde dovesse essere bocciata, e sarebbe la prima volta nella storia dell'Unione, il nostro Parlamento dovrà inviare a Bruxelles entro tre settimane una nuova legge di Bilancio.

19 ottobre Dopo cinque giorni dall'invio della manovra alla Commissione Ue, il governo avrà cinque giorni per presentare la vera e propria legge di bilancio alle Camere, comprensivo di misure dettagliate sulle coperture.

26 ottobre Standard & Poor's ha detto che aspetterà di vedere la manovra al completo, prima di pronunciarsi sul rating dell'Italia. Anche una modifica dell'outlook in negativo potrebbe scatenare la reazione dei mercati.

31 ottobre Moody's si esprimerà sullo stato di salute dei conti pubblici italiani. Se Standard & Poor's avrà già abbassato il rating, potrebbe arrivare una seconda mazzata per l'Italia, con conseguente crollo della Borsa e innalzamento dello spread.

30 novembre Primo giudizio della Commissione Ue sulla manovra. Bruxelles analizzerà nel dettaglio i conti pubblici italiani e si esprimerà sulla necessità di varare una manovra correttiva per rientrare nei parametri europei

31 dicembre Entro questa data deve arrivare l'ok definitivo delle Camere alla manovra. Se non dovesse succedere, scatterà l'esercizio provvisorio, questo significa che le spesa sarà permessa per dodicesimi: ogni mese sarà utilizzabile un dodicesimo delle poste previste nei capitoli di progetto di bilancio