Roma, 15 marzo 2025 - Pienone in piazza del Popolo per la manifestazione "Una piazza per l’Europa", nata su sollecitazione del giornalista Michele Serra. Gli organizzatori hanno spiegato che la piazza è stata chiusa per motivi di sicurezza in quanto è stato raggiunto il limite massimo delle presenze consentite.
Sono almeno 30 mila, secondo gli organizzatori, le presenze nella piazza stracolma. In molti, invece, hanno raggiunto il Pincio per seguire da un monitor la manifestazione mentre tanti altri sono seduti sui muretti che costeggiano piazza del Popolo.
Sotto al palco sventolano le bandiere dell’Unione Europea e quelle della pace, una lunghissima occupa lo spazio sottostante al palco. Diversi manifestanti espongono i cartelli DisArm Europe. Un grande pupazzo di Trump si innalza al centro della piazza. Numerosi i sindaci con la fascia tricolore presenti.
Serra sul Riarm Europe afferma: "Io penso che il riarmo Paese per Paese sia una risposta molto vecchia e dispendiosa. L'Europa spende, e i Paesi europei sommati insieme spendano ogni anno per il riarmo, più della Cina, 250 miliardi circa all'anno, e molto più della Russia. Forse è il caso di spenderli meglio questi soldi visto che fin qui massimo sforzo e minimo rendimento. Pare che siamo una specie di lumaca senza guscio, vuol dire che qualche problema c'è. Pensiamo a una difesa europea. Proviamoci".
E aggiunge aprendo la manifestazione: "Siamo in tanti e siamo diversi, e non può che essere così una piazza europea. In un mondo in frantumi una piazza che unisce persone con idee diverse è uno scandalo, e questo scandalo si chiama democrazia, non è molto di moda ma è la democrazia".

La segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata in piazza con al collo una bandiera dell'Europa. Al suo arrivo è stata accolta da un applauso dei manifestanti che erano nelle vicinanze. Qualcuno le ha gridato "vai avanti, vai Elly". La segretaria ha poi fatto un giro nella piazza, facendosi largo fra le persone che volevano parlarle e invitarla. Poi si è diretta nel retropalco. “Oggi non facciamo polemiche, ci godiamo questa meravigliosa manifesElly Schlein a margine della manifestazione.
“Io non credo che la via delle trattative bilaterali sia vincente, l'unione fa la forza anche per l'Europa. A Piazza del Popolo chiediamo un salto in avanti nell'integrazione europea verso un’Europa politica e federale partendo da un salto in avanti nelle cooperazioni rafforzate. Dobbiamo mettere in campo un nuovo piano di investimenti comuni, un nuovo Next Generation Eu", il parere di Schlein. "Dobbiamo chiedere con forza di superare il sistema dell’unanimità".
Polemizza invece Carlo Calenda, rimarcando la posizione che lo vedrà nel pomeriggio in piazza. "Per Azione oggi la difesa dei valori europei la sta facendo l'Ucraina con il sostegno dei paesi europei e degli Usa. Non esiste per noi parlare di Europa senza farlo con una bandiera dell'Ucraina e con gli ucraini". "Sono in totale disaccordo - rileva il segretario di Azione - con chi vuole cambiare il nome di Rearm Europe. Noi dobbiamo riarmarci. Chi si dice favorevole alla difesa europea ma non al riarmo dice una ipocrisia non accettabile".
E ancora: l'Europa "deve riarmarsi. Ci diranno che siamo belligeranti? Noi rispondiamo che la forza e la libertà stanno insieme". "Oggi l'Europa o è potenza oppure non esiste. Nessuno di noi ha intenzione di lasciare quella piazza ai 'pacifinti'. E' nostro dovere tirare dritto ed essere perfino abrasivi. E' finito il tempo della melassa e della retorica", ha concluso il leader di Azione intervenuto all'evento "Per un'Europa libera e forte", lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd) .